È iniziata l'abominevole era delle Lex Grilline

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-06-27

Chi l’ha detto che scrivere una legge è difficile e serve aver studiato l’argomento? Basta scrivere delle frasi a caso e anche tu potrai provare il brivido di far votare la tua legge in Parlamento.

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Per mesi, anzi anni, ci siamo interrogati su come e quando il Movimento 5 Stelle avrebbe iniziato ad applicare i principi della Democrazia Diretta in Rete. L’annuncio del lancio di Rousseau – che i Cinque Stelle chiamano forse impropriamente Sistema Operativo – ha lasciato intendere che quel momento fosse arrivato. Sul portale (Rousseau è un sito Internet) gli iscritti certificati del Movimento dal 24 maggio hanno potuto lavorare ai loro progetti di legge, che poi sono stati sottoposti ad un primo scrutinio da parte dello Staff del Movimento. In totale su 249 proposte di legge presentate ne sono state scartate 120. Le 129 proposte di legge degli iscritti verranno ora sottoposte al voto “della Rete”.
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Le proposte di legge non sono quindi frutto di un dibattito in Rete ma sono semplicemente delle idee buttate lì come le si butterebbe al bar. La verifica dello Staff non è entrata nel merito delle singole iniziative ma pare essersi fermata alla verifica del fatto che tutti i campi del documento fossero stati compilati. Altrimenti non si spiegherebbe come è possibile che sia stata accettata la proposta di legge sulla “Tutela della privata dimora domestiche o familiari” recante disposizioni sulla “sicurezza all’interno della propria dimora domestica o familiare che sia privata o in affitto” avanzata da Antonio Bertilaccio la quale si presenta così:

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Scorporare la??? dove devo cliccare???

Non si capisce quale sia l’obiettivo della legge perché non è indicato, la comparazione con le forme di legislazione vigenti in altri stati non è indicata in termini precisi (e quindi come si potrebbe valutare?) la descrizione sembra voler fare riferimento solo ad un inasprimento della pena (ergastolo per chi entra in casa altrui??) mentre l’esperienza parla di “debellare” una pratica con estremi rimedi. Non si capisce se il proponente voglia solo un inasprimento (draconiano, va detto) delle pene o anche se si voglia mettere in discussione la legge sulla legittima difesa. Ma vogliamo parlare della “proposta di legge” che mira ad introdurre una tassa sulla prostituzione. Letteralmente la proposta di legge di Maria Stella Longo ha come titolo “Tassa sulla“, ed è così formulata:
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Woah, adesso sì che apriamo il Parlamento come una scatola di tonno

Ovvero: non c’è scritto un beneamato cazzo di nulla. Molto meglio votare questa proposta sulla regolamentazione della prostituzione che almeno ha il pregio di essere leggibile. Ma non è mica finita perché ecco qui il 4 x 5 = 5 x 4 : incentiviamo il Part Time che continua la tradizione del periodo tronco. La proposta mira ad introdurre un’innovativa forma contrattuale, che per comodità potremmo chiamare “job sharing” o lavoro ripartito. Un momento, il Job Sharing esisteva già con la Legge Biagi? Un momento è stato abolito con il Job Act? Eh. Se solo queste informazioni fossero disponibili in Rete!1
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Almeno facciamolo lo sforzo di andare su Wikipedia

Ci si lamenta tanto che la Ministra della Salute non è laureata in medicina e poi si fanno scrivere le proposte di legge da persone che non hanno alcuna competenza in materia? A quanto pare è possibile, basta essere iscritti al Movimento. Certo, non per tutti è così: ad esempio c’è il laureato in psicologia che scrive una proposta per l’istituzione del servizio dello psicologo di base (sul quale si è molto discusso in passato), un servizio gratuito diverso da quello offerto attualmente dai Centri di Salute Mentale. Il bibliotecario universitario che propone una legge per rendere obbligatorio l’open access per consentire il libero accesso alle pubblicazioni scientifiche frutto di ricerche finanziate con fondi statali. Poi c’è l’addetto al rilascio dei permessi di soggiorno che – utilizzando il solito sistema delle frasi senza conclusione – ci spiega

Sapevate che se un cittadino extracomunitario in fase di rilascio del permesso di soggiorno esibisce documenti falsi inerenti il lavoro o altro questo reato non compromette minimamente il rilascio di un nuovo permesso? Questa e altre falle andrebbero a sistemarsi con alcune semplici modifiche.

e quindi propone una modifica al Testo Unico sull’Immigrazione.

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Un’esperienza da fare. E perché no, facciamola cristo

Lex iscritti e democrazia partecipativa

Un tema importante e ricorrente è quello relativo al valore del voto. C’è chi vorrebbe – utilizzando il periodo tronco – renderlo obbligatorio pena il pagamento di una multa oppure anche la detenzione. C’è invece chi propone l’istituzione della figura dell’agente provocatore (niente a che fare con l’omonima linea di intimo sexy) per individuare “quei Partiti o movimenti politici che in fase di campagna elettorale (comunale,regionale, nazionale) effettuano compravendita di voti. Accertata e documentata tale azione, il candidato politico ed il partito verra’ estromesso dalla candidatura e competizione elettorale“. Altro aspetto importante e che per inciso richiederebbe una riforma costituzionale è quello del “divieto di migrazione” dei politici detta anche LEGGE ANTI-VERDINI (coi nomi ci sanno fare). Un tema quello relativo al vincolo di mandato molto caro anche a Beppe Grillo. Certo che affrontarlo (ricordiamo che le due proposte di legge più votate verranno presentate in Parlamento) in questo modo dimostra che il cittadino non ha nemmeno letto i numerosi post di Grillo in materia.

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Abbiamo la Costituzione più bella del mondo, non è riuscito ad arrivare all’art. 67

Volete sapere come impedire i brogli e minare il principio della segretezza del voto il tutto senza dover ciucciare una mattia? Semplice, basta votare inserendo la propria tessera sanitaria in un terminale collegato al Ministero. Perché non votare direttamente davanti agli scrutatori? Ah, l’elettore potrà verificare se il suo codice corrisponde al voto, quindi sì, secondo questo sistema viene anche registrata quale preferenza è stata espressa, non solo se è stata espressa o meno.
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Scarica su eMule: IMPOSSIBILE IMBROGLIARE ABC.TXT SPIEGA TUTTO

A modest proposal

Più in generale è difficile capire come si possano conciliare certe proposte tra loro. Vi sono numerose iniziative a favore del reddito di cittadinanza e poi c’è quella che propone che ciascun cittadino possa decidere di versare liberamente ad enti diversi dall’INPS i propri contributi. Incredibile la soluzione per coloro che non riescono ad accumulare contributi per arrivare alla pensione minima: “Per il discorso della sussidiarietà, cioè di coloro che non riescono ad accumulare per arrivare alla pensione minima, interviene lo stato sociale“. Come si finanzia lo stato sociale? Mistero. Ma soprattutto perché un gruppo indie dovrebbe pagare le pensioni agli italiani? Non lo so ma sono d’accordo. Ma il migliore è senza dubbio lui, che propone Leggiva, la legge per far pagare gli effettivi evasori dell’iva che prevede che le fatture non pagate dai clienti diventino di proprietà dello stato (che dovrebbe così pagare i debitori). GENIALE.
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E pensare che per mettere in piedi questo sistema incredibilmente semplice (si tratta di pagine statiche con campi da compilare) 8.558 piccoli donatori che supportato economicamente Rousseau con una donazione media di circa 32 euro. Il che fa circa 273 mila euro. E non sono riusciti nemmeno a pagare uno che eliminasse le proposte ma lo hanno fatto fare ad un bot. Soldi ben spesi.

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