Imogen Petrak era incinta di 36 settimane quando si è presentata all’ospedale di Gold Coast, città dell’Australia, nello stato del Queensland, per un’infezione all’orecchio. Le sue condizioni si sono aggravate a tal punto da rendere necessario un parto cesareo d’urgenza e un ricovero in terapia intensiva. Dalle analisi si è scoperto che la donna aveva contratto la meningite pneumococcica e per quattro settimane è stata ricoverata lottando tra la vita e la morte.
Alla fine Imogen non ce l’ha fatta mentre sua figlia è riuscita a sopravvivere. I test del sangue hanno confermato che la causa della morte è stata proprio la meningite. E probabilmente a infettarla è stato proprio il figlio JB, di diciassette mesi, che non era stato vaccinato e si era ammalato nei giorni precedenti. I test hanno confermato che l’infezione è la pneumococcica di tipo 19F, coperta dal vaccino pneumococcico. Il vaccino fa parte del programma nazionale di immunizzazione australiano e dovrebbe essere somministrato ai bambini tra i due e i sei mesi. I batteri si possono diffondere nell’aria o con il contatto con un ammalato. Nel 2004 i morti per questo tipo di malattie sono stati 154 prima che il vaccino venisse utilizzato nel 2005: così le morti sono diminuite ma si verificano ancora in persone anziane che non sono state immunizzate.
John, marito di Imogen, ha detto al Gold Coast Bulletin: “Il più grande sogno di Imogen era quello di vedere la nostra figlia e non è riuscita a farlo”. Un suo amico ha istituito una campagna su GoFundMe per raccogliere denatro per il vedovo: gli sono arrivate donazioni per quasi 120mila dollari.