Giampaolo Giuliani: il grande ritorno delle previsioni sulla «scossa più forte» del terremoto

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-10-31

Su Leggo Giampaolo Giuliani – che viene presentato come “esperto” e “sismologo” ma non è né l’uno né l’altro – ci spiega che potrebbe verificarsi una scossa di magnitudo 7.5, ma forse anche una più lieve. Insomma la classica “previsione” catastrofista dell’uomo che da anni sostiene di essere in grado di prevedere i terremoti. E la brutta figura della stampa che gli va dietro e continua a dare peso a quello che dice

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Come se non bastassero la paura per la propria vita, il dolore di chi ha perso delle persone care e la disperazione nel veder distrutta la propria casa e il proprio paese ogni evento sismico, da un po’ di anni a questa parte, porta con sé un’altra sciagura: le previsioni del “sismologo” Giampaolo Giuliani. Sciagura che tutto sommato non conta nulla, e che sarebbe pure evitabile se certi giornali smettessero di dare valore alle teorie dell’uomo che – dal 2009 ad oggi – sostiene di essere in grado di prevedere i terremoti.

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Il primo titolo di Leggo sulle previsioni di Giuliani

Giampaolo Giuliani smentisce sé stesso, in tre mosse

Leggo, il Giornale e Libero ieri hanno dato la dimostrazione di come non si dovrebbe trattare l’argomento Giuliani. Ad aprire le danze è stato Leggo, che ieri titolava Terremoto, Giuliani: “prossime 48 ore a rischio, può arrivare la scossa principale fino a 7.5”. Un titolo ad effetto e acchiappa click (non a caso ha fatto più di 14 mila condivisioni) in grado di scatenare il panico tra gli abitanti delle aree colpite e non solo. Tanto più che a fare un’affermazione del genere è “è il sismologo Giampaolo Giuliani che nel 2009, inascoltato,aveva previsto il terremoto de L’Aquila” che sostiene che anche questo terremoto (così come quello che il 24 agosto devastò gli abitati di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, poteva essere previsto (anzi, lui lo aveva previsto, gli altri no). Ma già qui c’è un problema, perché Giuliani non è un sismologo né un professore ma un ex tecnico di ricerca in astrofisica presso l’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario. Nell’intervista di Lorena Loiacono pubblicata ieri Giuliani ci spiegava meglio cosa potrebbe succedere ora nelle zone limitrofe all’epicentro:

Ora che cosa bisogna aspettarsi?
“Dobbiamo aspettare le prossime 24-48 ore, per capire. Potrebbe infatti verificarsi la scossa principale, fino a 7.5 gradi. Oppure potremmo registrare il decrescere di intensità con scosse intorno ai 6 gradi e poi via via a scemare”.
Perché il picco massimo è di 7.5 gradi e non di più?
“Le faglie del centro Italia hanno una lunghezza massima di 25 km e non possono rilasciare un’energia superiore a 7.5 gradi. In Giappone ad esempio, dove le scosse sono ben più forti, le faglie sono lunghe anche 100km”.

Insomma, potrebbe verificarsi una scossa fino a 7.5 gradi (immaginiamo di magnitudo sulla scala Richter, anche se non è specificato) oppure no e l’intensità delle scosse potrebbe andare scemando. Il che di per sé non è una gran previsione, visto che le alternative dal punto di vista meramente logico sono due: o ci sono scosse più forti o ci sono scosse sempre più deboli. Come tutte le previsioni fatte senza fondamento scientifico ognuno legge quello che preferisce: c’è chi legge che Giuliani ha previsto una scossa di forte intensità (fino a 7.5) c’è chi invece capisce che la magnitudo degli eventi sismici successivi andrà calando. Però Giuliani dice anche che la scossa principale deve ancora verificarsi, quindi stando a quello che dice è logico aspettarsene una di intensità maggiore a quelle registrate fin’ora.

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Per Giuliani però l’evento principale si era già verificato il 28 ottobre

C’è un problema però: Giuliani il 28 ottobre aveva scritto qualcosa di leggermente diverso, ovvero che l’evento principale di questo nuovo sisma era stata la scossa di ML 5.9:

Buona serata. Sono trascorse le canoniche 48 ore dall’evento principale sviluppatosi sulla nuova struttura a Nord delle faglie Amatrice-Accumoli-Norcia. Possiamo quindi considerare l’accadimento di M. 5.9 come evento principale. Pertanto dobbiamo abituarci all’idea di una nuova attività di repliche che dovranno fare il loro corso

Ma questo era il Giampaolo Giuliani del passato, diverso da quello che ha rilasciato l’intervista a Leggo e diverso da quello che qualche ora dopo (alle 18.00) replicava al titolo di Leggo per spiegare che lui non aveva previsto alcunché di catastrofico e che era stato frainteso e mal interpretato dalla giornalista.

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La smentita all’intervista pubblicata su Leggo

Il Giuliani di ieri aveva già dimenticato che due giorni prima aveva spiegato che il sisma di magnitudo 5.9 era l’evento principale, quindi ci tiene a ribadire che per essere sicuri che quello registrato ieri mattina sia stato l’evento principale (numero due) ci sarebbe stato da attendere ancora un po’.  Prontamente Leggo modifica il titolo del pezzo (ma non quello su Facebook, che rimane ed è tutt’ora lo stesso) in modo da mitigare la portata delle previsioni di Giuliani.
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Nel frattempo però la notizia era stata ripresa anche da Libero e dal Giornale

A quel punto il povero Giuliani è costretto ad un’altra smentita: con un nuovo post su Facebook smentisce le critiche fatte a Leggo nel precedente aggiornamento di stato e riporta le parole della Loiacono che gli ha detto che non era intenzione di Leggo terrorizzare la popolazione ma solo spiegare cosa si sarebbe potuto verificare nelle prossime 48 ore. E per farlo giustamente ha intervistato uno che non è un sismologo e che due giorni prima aveva detto che l’evento principale si era già verificato. Geniale.
giampaolo giuliani previsioni smentita
Il chiarimento con smentita a sé stesso e smentita Libero e al Giornale

Sulla pagina Facebook Leggo presenta questo secondo post come “le scuse di Giuliani a Leggo”:giampaolo giuliani previsioni smentitagiampaolo giuliani previsioni smentitagiampaolo giuliani previsioni smentita
 
Ma non è vero che le previsioni di Giuliani non sono catastrofiche, anche “abbuonando” la previsione sull’evento sismico di magnitudo 7.5 Giuliani nell’intervista ha detto anche altro, ovvero che “è tutto già visto” e che quello che sta accadendo si è già verificato nel 1703 quando una serie di terremoti iniziata a L’Aquila terminò nel 1705 distruggendo Sulmona.

Che legami ci sono con il terremoto di Amatrice?
“Quell’energia, pari a 6 gradi di intensità, stava scemando con circa 18-20mila scosse in due mesi. Evidentemente ha influenzato e svegliato un’altra faglia che sembrava sopita. Scatenando nuova energia. Anche in questo caso dovremmo aspettare due-tre mesi per recuperare l’energia rilasciata questa mattina. Sperando che poi non ne parta una nuova serie. Purtroppo è tutto già visto”.
In che senso?
“Si sta ripetendo quanto accaduto nel lontano 1703: in quell’anno il terremoto iniziò a L’Aquila e fece 6mila morti in un anno. La serie terminò due anni dopo, nel 1705, distruggendo Sulmona”.

Ma no, non sono certo previsioni catastrofiche e sicuramente Leggo voleva solo informare e non gettare nel panico la popolazione, intervistando “un esperto”.
 

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