Il ristoratore francese che caccia dal suo locale due donne ucraine gridando “Viva Putin” | VIDEO

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È accaduto all'interno di un ristorante di Parigi. La più giovane delle due donne ha filmato il tutto

Questa vicenda si snoda in due capitoli. Il primo inizia con un ristoratore francese, titolare di un locale a Parigi, che – conscio di avere una telecamera puntata addosso – non esita a cacciare dal proprio ristorante due donne ucraine gridando “Viva Putin” e facendo un auto-applauso. Il secondo, invece, è la conseguenza di quel gesto e la condivisione di quel video: dopo la diffusione sui social, infatti, quello stesso locale è stato preso d’assalto “via web” con una serie di cattive recensioni. E allora, solo dopo questa mobilitazione, sono arrivate le “scuse”.





Ristoratore francese caccia due donne ucraine e grida “Viva Putin”

Il video mostra solamente la parte finale della “discussione”, quella in cui il ristoratore “accompagna” alla porta le due donne ucraine (madre e figlia) dopo una discussione scaturita all’interno del locale con una cameriera per via delle tempistiche nella scelta della consumazione. La più giovane delle due, una 18enne, ha raccontato a BfmTv quanto accaduto prima della cacciata:

“Avevamo molto freddo e stava piovendo, per questo avevamo deciso deciso di entrare in quel bar-ristorante per bere un tè e scaldarci. Abbiamo aperto il menù e cercato il prezzo delle bevande calde che non erano presenti, per questo abbiamo chiamato la cameriera. A lei abbiamo spiegato che eravamo due rifugiate ucraine per noi era importante sapere i prezzi”.

Una richiesta che ha portato a una secca e sgarbata replica da parte della dipendente del bar-ristorante di Parigi.

“Gli ucraini non sono i benvenuti qui”.

La conclusione di tutto ciò è arrivata dal contenuto di quel video: il ristoratore francese, titolare de Le Cosy Montparnasse, le caccia dal locale e con un sorriso stampato sul suo volto grida “Viva Putin”. E questo filmato ha fatto il giro del mondo, sollevando una grande indignazione e provocando la reazione degli utenti che hanno cercato la pagina Google del locale per affossare le recensioni con racconti negativi. E solo dopo questo, un cliente ha mostrato al titolare quel video. La situazione era già deflagrata e in quell’istante è arrivato il passo indietro.

“Chiedo scusa alla popolazione ucraina”. Ma solo dopo aver visto il proprio ranking online precipitare.