Kalergi: il piano de La Gabbia per diffamare Laura Boldrini

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-03-24

Ieri la Gabbia ha fatto il pieno di cazzate: Piano Kalergi, complotto dell’ONU e invasione organizzata del nostro continente. La colpa? Secondo il programma di Gianluigi Paragone è tutta di Laura Boldrini

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Era Mistero, Voyager o la Gabbia? Ieri sera durante il programma condotto da Gianluigi Paragone è andato in onda un servizio nel quale si accusa la Presidente della Camera Laura Boldrini di sfruttare l’invasione degli immigrati per rimpiazzare tutti gli italiani con cittadini stranieri. Si tratta, spiegano nel servizio, di un piano ordito dai poteri forti, i soliti potentati economici che hanno in mano le nostre vite. La Boldrini – è la tesi – non sta facendo altro che mettere in atto il famigerato Piano Kalergi, un oscuro protocollo tornato di gran moda in questi ultimi tempi per spiegare che l’immigrazione non è qualcosa di naturale o spontaneo ma di organizzato e preordinato al fine di sostituire la popolazione europea con cittadini disperati e, quindi, più docili.

La Gabbia: Laura Boldini e il piano Kalergi di next-quotidiano

Il complotto del Piano Kalergi

La Gabbia è quel programma di approfondimento televisivo sempre in prima linea quando si tratta di dare addosso agli stranieri in generale e ai musulmani in particolare. Al punto da riciclare spesso lo stesso servizio ogni volta che l’ISIS compie un attentato in Europa. Il servizio andato in onda ieri è “inedito” ma si inserisce perfettamente nel filone fascio-gentista che tira tanto anche nelle trasmissioni condotte da Paolo Del Debbio. Si tratta ovviamente di un’accozzaglia di storie degne di stare a documenti fondamentali quali i Protocolli dei Savi di Sion che però fanno sempre prese sugli spettatori. Non è un caso che ieri in studio ci fosse Daniela Santanchè e che Paragone sia stato in passato direttore de La Padania. Santanchè e Salvini sono infatti due politici che in tempi recenti hanno ritirato fuori la storia del Piano Kalergi. Vi ricordate il faccione sorridente del Capitano davanti alla scritta STOP INVASIONE a caratteri cubitali?

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via Facebook.com

Qualche tempo fa Salvini aveva parlato apertamente di genocidio delle popolazioni (i padani in primis) che vivono in Italia.

È in corso un tentativo di genocidio delle popolazioni che abitano l’Italia da qualche secolo e che qualcuno vorrebbe soppiantare con decine di migliaia di persone che arrivano da altre parti del Mondo. Non possiamo permettercelo, un Paese normale con un Governo normale blocca le partenze, blocca gli sbarchi e non ne arriva più neanche uno.

La Santanché invece ad aprile 2015 aveva spiegato a Sky Tg24 che le persone che arrivano con i barconi dalla Libia (era il periodo in cui si ipotizzava di bombardare i barconi) vengono pagate per invaderci. Invasori su commissione:

La guerra in Libia è stata sbagliata: buttare giù Gheddafi in quel modo è stato un errore. Era un dittatore che riusciva a organizzare il proprio popolo. Quella guerra non ha portato vantaggi alla popolazione, che oggi non sta meglio. Tutta questa gente dove trova i soldi per pagare gli scafisti? Io ho un sospetto: molte di queste persone sono pagate perché vogliono farle venire in Italia per invaderci, per conquistarci.

L’ultima volta che ho controllato in Italia abitavano 60.795.612 persone. Di questi 3.874.726 persone sono cittadini stranieri regolarmente residenti. Eppure Matteo Salvini. Daniela Santanchè e la Gabbia ci tengono ad alimentare la paura riguardante il fatto che decine di migliaia di persone possano soppiantare una popolazione di sessanta milioni di abitanti. Secondo costoro il genocidio delle popolazioni che vivono in Italia da qualche secolo (quindi non da sempre) ha un nome ed un responsabile, si tratta infatti della vecchia storia del Piano Kalergi. Per farla breve il Piano Kalergi è la versione aggiornata e rivista della bufala dei Protocolli dei Savi di Sion. Prende il nome da Richard Nikolaus von Coudenhove-Kalergi, un politico austriaco che ha teorizzato l’idea di Paneuropa e ha questa particolarità: non ha mai parlato di un piano di invasione organizzato per sterminare i popoli europei. Ma questo è un altro dettaglio, per i complottisti Kalergi è stato colui che ha teorizzato l’utilizzo dell’immigrazione per snaturare le radici europee. Le frasi attribuite a Kalergi (e di conseguenza il fantomatico Piano) sono il frutto di un lavoro di copia&incolla delle dichiarazioni di Kalergi, dalle quali i complottisti avrebbero dedotto l’esistenza del Piano di sterminio. Ovvio, l’hanno inventato loro. Naturalmente chi crede nell’esistenza del Piano Kalergi è contro un’Europa dei popoli, perché favorirebbe il meticciato e l’inquinamento della razza europea (qualsiasi cosa voglia dire). Favorendo l’invasione degli immigrati i soliti poteri forti (inutile che stiamo a fare nomi, li conoscete già!1) prenderanno il controllo delle nostre esistenze, rendendoci schiavi nella nuova élite politico-economico-culturale. In buona sostanza chi crede che ci sia un piano per far invadere l’Europa dagli immigrati generalmente ha profonde simpatie per un altro cittadino austriaco del Novecento diventato famoso intorno agli anni Trenta. Non trovate strano che le oscure potenze che tramano contro le nostre pacifiche esistenze siano così poco accorte da seguire un piano noto a quasi tutti?

migranti salvano europa
Il rapporto tra over 65 e under 65 in Europa nel 2013 e quello previsto per il 2060 (La Repubblica, 8 settembre 2015)

Laura Boldrini: AAA nuovi europei cercansi

Ma c’è dell’altro, alla Gabbia hanno tirato fuori come prova dell’invasione anche la vecchia storia dell’Europa che avrebbe bisogno di più immigrati per sopravvivere. Non è un discorso complesso ma siccome nemmeno Beppe Grillo l’ha capito è giusto fare un ripassino. Partiamo con una premessa: il nostro continente sta invecchiando, parecchio. A questo va aggiunto il basso tasso di crescita demografica, tradotto: gli europei (e gli italiani) non fanno abbastanza figli. Questo significa che tra qualche decennio il nostro sistema pensionistico potrebbe collassare. A dirlo è stato Leonit Bershidsky su questo pezzo pubblicato da Bloomberg che si basa sui dati di questo report della Commissione Europea sull’invecchiamento della popolazione e il rapporto con le necessità della spesa pensionistica:

Facendo un calcolo a spanne, Leonid Bershidsky, su Bloomberg , calcola che l’Europa avrebbe bisogno di 42 milioni di nuovi europei entro il 2020. Cioè domani. E di oltre 250 milioni di europei in più nel 2060. Chi li fa, tutti questi bambini?

Si tratta di proiezioni statistiche per il futuro, per cercare di delineare quale strategia mettere in campo per riuscire a sostenere l’aumentare della spesa per le pensioni a fronte di una diminuzione progressiva della forza lavoro attiva in grado di versare i contributi necessari. L’aveva scritto anche l’Economist qualche tempo fa, i rifugiati “convengono” all’Europa ma il concetto può benissimo essere esteso a tutti gli stranieri che vogliono venire da noi per lavorare e guadagnarsi da vivere onestamente. Chiunque avesse avuto la pazienza (ma soprattutto la capacità) di leggere il pezzo di Repubblica avrebbe capito dopo poche righe che il problema per il Vecchio Continente è che sta invecchiando troppo e che non ci sono sufficienti lavoratori in grado di sostenere, versando i contributi, il peso del sistema pensionistico. Oggi in Europa in media ci sono quattro persone in età di lavoro per ogni pensionato, nel 2050 ce ne saranno due. In Germania ci sono 24 milioni di pensionati contro 41 milioni di adulti, in Spagna 15 milioni di over 65 sono a carico di 24,4 milioni di lavoratori mentre in Italia 38 milioni sono in età da lavoro e 20 milioni aspettano l’assegno dell’INPS. Naturalmente stiamo parlando di immigrazione regolare, di persone che pagheranno le tasse e contribuiranno alla crescita economica e sociale del Continente. Nel servizio si accusano la Boldrini e il governo di accondiscendere al piano d’invasione invece che porre in essere una seria politica di sostegno alla famiglia. È vero che in Italia manca una politica organica di sostegno alla maternità e alla paternità (assegni famigliari, assistenza, servizi, asili nido e quant’altro) per incentivare i nostri concittadini a fare più figli ma il problema della denatalità non può essere risolto così. Non è che servono immigrati, servirebbero nuovi europei. Ma purtroppo l’indice di natalità europeo è molto basso e non è realistico pensare che gli attuali cittadini europei si mettano a figliare per “produrre” quaranta milioni di bambini nei prossimi cinque anni. Non resta quindi che rivolgersi al contributo che può dare l’immigrazione regolare. Non è un problema di politiche che non permettono ai giovani di mettere su famiglia, come sostiene Grillo (o chi per lui). Scrive Leonid Bershidsky:

There’s no way to organically increase the EU’s population so as to get an extra 42 million people by 2020, let alone 257 million by 2060: You can’t force people to make more babies. Increased immigration is therefore Europe’s only salvation from an approaching fiscal disaster

La bufala del Piano dell’Onu per sostituire la popolazione europea

Non contenti alla Gabbia tirano fuori dall’armadio anche altro materiale vecchio (staranno facendo il cambio di stagione?): la bufala del piano elaborato dall’ONU già spiegata da Guido Iodice su NeXt che fa tanto piano Kalergi 2.0 e che venne citato anche da Beppe Grillo in un famoso post sul Blog dove spiegava:

D’altronde, è un progetto dell’ONU che risale a qualche anno fa: l’Europa dovrà accogliere centinaia di milioni di persone come “immigrazione di rimpiazzo” (definizione ONU) per fronteggiare il calo delle nascite.
Per i governi, evidentemente, sovrappopolazione e disoccupazione non sono più un problema: e dove ce n’è per 350 milioni, ne dovrà bastare per 600. La stampa, come sempre, ottempera…

Ma davvero l’ONU “prevede” uno scenario del genere per l’Italia? Neppure per idea. Basta infatti leggere lo studio (qui gli scenari per l’Italia) per accorgersi che tra gli scenari c’è anche il seguente:

Scenario II, which is the medium variant with zero migration, assumes that fertility and mortality will change according to the medium variant projections of the United Nations 1998 Revision, but that
there will be no migration into Italy will occur after 1995.

Tradotto per chi ha poca dimestichezza con l’inglese: lo scenario II assume che “non ci sarà immigrazione in Italia” dopo il 1995. Ma lo studio è del 2001, come abbiamo detto. Che significa? Perché l’ONU fa dei conti su uno scenario già superato da 6 anni al momento della pubblicazione? Significa semplicemente che gli scenari riportati non sono previsioni, ma solo esercizi aritmetici per scoprire “cosa succederebbe se” o “cosa sarebbe successo se”. Insomma, l’ONU non teorizza e non prevede nessuna “invasione” di 150 milioni di immigrati, semplicemente fa dei calcoli per vedere cosa produce il modello matematico sotto diversi input.
Ora so cosa direte voi, l’articolo non tiene conto del costo sociale di avere degli immigrati in Europa, soprattutto per quanto riguarda la delinquenza. È vero, gli immigrati, anche quelli regolari, delinquono (anche se ci sono studi che sostengono che gli immigrati delinquono meno) ma non gli immigrati regolari di più degli italiani. Il fenomeno è difficile da analizzare ma a quanto pare non c’è alcun riscontro oggettivo riguardo l’affermazione che gli stranieri sono tutti delinquenti. Diversa è la situazione rispetto agli immigrati clandestini, che hanno un “tasso di devianza” maggiore. Ma anche lì bisognerebbe andare ad analizzare chi sono i clandestini, ci sono ovviamente quelli che arrivano al solo scopo di delinquere ma una buona parte della popolazione degli immigrati clandestini è composta da persone ridotte in schiavitù come ad esempio le prostitute, i lavoratori i nero nei campi e nei laboratori clandestini. Persone che spesso sono vittime di violenze e vessazioni. In tutto questo turbinio di complotti cosa c’entra Laura Boldrini? Niente, è solo il bersaglio più facile da colpire per quel segugio di fregnacce che è Paragone.
 

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