Il mistero dell'elicottero al funerale di Casamonica

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-08-21

Ma davvero un elicottero può sorvolare a bassa quota la città di Roma, lanciare petali di rosa e andarsene senza nessun problema di sicurezza? Quello che è accaduto ieri al funerale di Vittorio Casamonica era a norma di legge? L’Enac spiega

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Ma davvero un elicottero può sorvolare a bassa quota la città di Roma, lanciare petali di rosa e andarsene senza nessun problema di sicurezza? Quello che è accaduto ieri al funerale di Vittorio Casamonica era a norma di legge? Queste domande ce le siamo fatte un po’ tutti ieri, e l’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) oggi ha chiarito che no, quel volo non era in regola.
 
IL MISTERO (SVELATO) DELL’ELICOTTERO AL FUNERALE DI CASAMONICA
«Non è stata data alcuna autorizzazione, da parte dell’Enac, al volo o al sorvolo della città di Roma», ha precisato l’Enac in una nota in riferimento all’elicottero che ieri in occasione del funerale di Vittorio Casamonica ha sorvolato Roma e la chiesa di Don Bosco lanciando petali di rosa. «Da una prima ricostruzione dei fatti – fa sapere l’Enac – il volo è stato effettuato da un privato che è decollato dall’elisuperficie di Terzigno, in provincia di Napoli, con destinazione l’elisuperficie Romanina, utilizzando un elicottero monomotore R22. In arrivo su Roma ha chiesto alla torre controllo l’autorizzazione all’attraversamento dello spazio aereo controllato, effettuando successivamente una deviazione su Roma a quota inferiore alla minima che, sulla città, non può essere meno di 1.000 piedi, ovvero circa 330 metri. Il sorvolo della città di Roma è comunque vietato agli elicotteri monomotore – aggiunge l’Enac – Il lancio di materiale da bordo, peraltro, è proibito a meno di specifica autorizzazione che l’esercente non aveva. Si evidenzia, pertanto, che non è stata data alcuna autorizzazione, da parte dell’Enac, al volo o al sorvolo della città di Roma». Curiosamente, la tesi dell’ENAC è diversa da quella del prefetto Franco Gabrielli.  “Era un velivolo ultraleggero- aveva spiegato il prefetto di Roma in un’intervista pubblicata sul sito di ‘Famiglia Cristiana’- sorvolava una zona della città non soggetta a restrizioni. Comunque sono in corso accertamenti per verificare la correttezza del sorvolo”. La citta’ di Roma connivente? “No- sottolinea Gabrielli- c’e’ stata piu’ amplificazione mediatica che partecipazione di popolo. Non si puo’ parlare di criticita’ del luogo. Sicilia, Calabria e Campania, terre che conosco e amo, hanno un’altra storia in quanto a radicamento del sistema mafioso. Storia dalla quale per altro si stanno affrancando con intelligenza e vigore, sviluppando gli opportuni anticorpi sociali, di legalità e anche religiosi”.
vittorio casamonica re di roma
 
LA POLEMICA POLITICA
La storia dell’elicottero non era certo passata inosservata ai polemisti di professione. -“Che un elicottero si possa sollevare in cielo e nessuno se ne accorga, oltre a tutto ciò che è accaduto in terra, in pizza don Bosco è incredibile. E se fosse stato un elicottero di terroristi ? Abbiamo a Roma un prefetto che pensa alla sua carriera e non alla sicurezza della sua città, e questo è molto triste”, aveva detto Maurizio Gasparri. “Mi auguro che il ministro Alfano, sempre pronto a belle parole quando i fatti sono accaduti, venga quanto prima in Parlamento a riferire sul ‘one man show’ che ieri è stato messo in piedi a Roma per celebrare i funerali del capo dei Casamonica. Marino, poi, si ricorda ogni tanto di essere sindaco della Capitale? Possibile che i vigili urbani non sapessero nulla e, soprattutto, perché non si è intervenuti al passaggio di carrozza e cavalli neri? Quello scempio andava fermato: chi non è stato in grado di farlo vada a casa”, aveva aggiunto Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia.

Leggi sull’argomento: Chi era Vittorio Casamonica

 

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