Il favoloso mondo dei genitori che credono che i vaccini facciano diventare i figli autistici

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-10-07

Cosa fare per recuperare padri e madri alla causa delle vaccinazioni pediatriche? Non tutti sono complottisti, sciamani o «ricercatori di verità» e non tutti credono alla storia dell’autismo. Molti sono semplicemente spaventati. Ecco una rapida rassegna di quello che pensano i nostri Genitori Preoccupati™

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Se individuare – e sfottere – quelli che hanno paura delle scie chimiche è facile perché basta trovare buffi signori che misurano la temperatura delle nuvole con un raggio laser indossando il cappellino di stagnola d’ordinanza, che persone sono quei genitori che non vogliono assolutamente vaccinare i propri figli? C’è un qualche modo per riconoscerli, catalogarli e poterci sentire migliori perché riconosciamo il fatto che sono profondamente diversi da noi? Infatti se c’è qualcosa che l’Internet ci ha insegnato è che vogliamo sentirci meglio degli altri. Lo fanno i genitori che credono di aver scoperto il complotto di Big Pharma e sono convinti di essere i portatori di una verità rivelata da Google, e ultimamente hanno preso a farlo anche i genitori che hanno deciso di sfidare “l’intelligenza collettiva” e vaccinare i propri figli nonostante il parere contrario del Popolo della Rete™.

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La cosa bella di questa foto è che stata messa in circolazione per perculare quelli che credono che i vaccini siano una droga mortale. Ovviamente gli anti-vaxxer ci sono cascati in pieno

I genitori complottisti

La categoria più facile da individuare è naturalmente quella dei complottisti, gente che crede che gli alieni scendano nottetempo da Nibiru per vaccinare i nostri figli con enormi sonde anali. Con loro andiamo sul sicuro, sono prevedibili e dicono sempre qualcosa che ci fa sentire intelligenti. Ad esempio che Bill Gates sta cospirando con il NWO per ridurre la popolazione globale con il vaccino per un virus su proposta del Principe Filippo. Il ragionamento scientifico, come amiamo chiamarlo noi, non ha senso. Le prove? Sono sufficienti tre coincidenze, una citazione da Lincoln o Churchill e un articolo di MedNat. Per queste persone sentiamo che non c’è nulla che possiamo fare se non deriderli ed effettivamente è così. Anche perché a quanto pare viviamo su mondi differenti tra i quali, nonostante tutta la tecnologia di cui ci circondiamo, sembra non essere possibile stabilire una linea di comunicazione stabile. Quando avviene un contatto l’unico tipo di scambio possibile è quello di insulti pittoreschi che lascia entrambe le fazioni convinte della propria posizione.
 

Gli sciamani

Le malattie non esistono, sono solo la manifestazione di problemi interiori. Questa categoria di genitori cura i propri figli con i fiori di Bach e con altre pratiche magiche ispirate, ad esempio agli insegnamenti di Gabriella Mereu. Generalmente, ma non sempre, sono persone che hanno fatto scelta radicale all’insegna di tutto ciò che è “naturale” abolendo la maggior parte dei prodotti frutto non solo del progresso scientifico come ad esempio i medicinali (ma non l’Internet che è chiaramente visto come un dono divino similmente a certi culti del cargo) ma anche tutto ciò che è stato inventato dall’essere umano nel corso della storia della nostra specie: cottura dei cibi, allevamento, agricoltura. Sono i primitivi del futuro, gli hippie dell’era digitale che si auto-infliggono le peggiori punizioni corporali perché hanno il bisogno di sentirsi puri. L’omeopatia è la loro arma per combattere qualsiasi malanno, dall’epilessia all’orzaiolo.

Ildy Udvar accusa i vaccini di aver fatto diventare suo figlio autistico (fonte: Facebook.com)
Ildy Udvar accusa i vaccini di aver fatto diventare suo figlio autistico (fonte: Facebook.com)

I genitori di bambini autistici

Essere padre o madre di un bambino autistico non è facile ed è sicuramente una tragedia per la maggior parte delle famiglie. Dal momento che non esiste una causa nota per l’autismo è difficile non colpevolizzarsi. E se non lo avessi vaccinato, si chiedono questi genitori. Dubbi che non trovano risposta e quando questi padri e queste madri si sentono lasciati soli devono trovare una risposta. Ecco quindi che quel vaccino è stata la causa che ha fatto “insorgere l’autismo”. Il ruolo di questi genitori nella comunità degli scettici e degli anti-vaccinisti è quello di portare “la testimonianza”. Il martirio dei loro figli è la prova che qualcosa non va, che la scienza è marcia e che davvero i vaccini provocano l’autismo. Non è rilevante che un genitore non abbia ipso facto il dono della scienza infusa, quello che conta è la volontà di denunciare i crimini dei medici, dei vaccini e della scienza. Jenny McCarthy, che ha un figlio autistico, è diventata automaticamente la portavoce del movimento antivaxxer USA. In Italia ci sono diversi personaggi, ma forse il più famoso e il meno controverso è Franco Antonello il papà di Andrea che spesso ha detto di essere convinto che è stata la vaccinazione a fare diventare autistico il figlio. Una sotto-categoria sono i genitori di figli ai quali è stato riconosciuto “il danno da vaccino”, si tratta di pazienti che in seguito ad una reazione avversa alla dose vaccinale hanno subito danni fisici alla salute. Si tratta però di due aspetti differenti: da un lato la falsa correlazione tra vaccini e autismo dall’altra quello delle reazioni alla vaccinazione. Nessun vaccino è sicuro al 100% ma come spiega questo articolo di Quotidiano Sanità nel 2012 per l’86% delle segnalazioni si è tratta di reazioni non gravi, nei restanti casi c’è stata una risoluzione positiva e nel 2012 solo in nove casi si è avuto come esito il decesso del paziente (tre bambini e sei anziani):

Esito fatale per 9 persone, tre bambini e sei anziani. Il primo caso pediatrico si riferisce ad un bambino di 2 mesi e mezzo con storia di prematurità, dotto arterioso di piccole dimensioni, pervietà del forame ovale, con modesto shunt sin-dx, due giorni dopo la vaccinazione con esavalente e vaccino pneumococcico 13-valente ha presentato due episodi di vomito; il giorno successivo è stato portato in PS in stato di shock, ipossiemia e alterazioni dello stato di coscienza e nonostante le manovre rianimatorie è deceduto. Durante l’assistenza respiratoria, dal tubo tracheale, è stato aspirato abbondante materiale lattescente, esito presumibilmente di una inalazione di materiale alimentare che ha complicato un processo broncopneumonico in atto. L’autopsia non è stata eseguita, non è disponibile il nesso di causalità.
Gli altri due casi pediatrici riguardano due bambini di un anno vaccinati contro morbillo, parotite e rosolia. Nel primo caso l’autopsia ha escluso un ruolo causale del vaccino nel decesso ascrivibile a un danno ischemico secondario ad infezione da enterovirus, quindi diverso dal virus del vaccino. Nel secondo caso il decesso è avvenuto a circa sette mesi di distanza dalla vaccinazione per un progressivo deterioramento delle condizioni neurologiche; il quadro clinico e gli accertamenti effettuati indicherebbero la sussistenza di una patologia cronica presente prima della vaccinazione.
I sei casi osservati negli anziani si riferiscono a cinque uomini ed una donna, di età compresa tra 78 ed 87 anni, affetti da pluripatologie e sottoposti a vaccinazione antinfluenzale.

Maki Naro via https://thenib.com/vaccines-work-here-are-the-facts-5de3d0f9ffd0
Maki Naro via https://thenib.com/vaccines-work-here-are-the-facts-5de3d0f9ffd0

I ricercatori della Verità

Laureati su Google con tesi di dottorato sulla ricerca di Andrew Wakefield non sono necessariamente complottisti, sono persone che hanno preso una botta di Internet in testa e credono che tutta la conoscenza del mondo sia a portata di click. L’intelligenza collettiva che ha prodotto gli studi sulla correlazione tra vaccini e autismo non può sbagliare. Non è importante che Wakefield sia stato smentito, che la sua ricerca fosse seriamente compromessa, i dati fossero manipolati e che il buon dottore abbia messo in scena la cosa solo per poter mettere in vendita la sua versione del vaccino trivalente. Quello che resta è una forma distorta di dubbio iperbolico che però fa mettere in discussione solo le verità e le dichiarazione degli “adepti” della scienza medica ufficiale e mai i risultati delle ricerche pseudoscientifiche degli anti-vaccinisti. Il genio maligno naturalmente è Big Pharma, l’OMS, la propaganda dei pediatri e dei medici che ricevono cospicui premi in denaro per ogni bambino che viene vaccinato. Poco importa che le case farmaceutiche guadagnino meno con i vaccini che dalla vendita delle cure. Eppoi, continuano, che i vaccini facciano male c’è scritto pure sui bugiardini.
vaccini pericolo

I Genitori Preoccupati™

Fin’ora è stato facile e tutti ci siamo sentiti tranquilli, al sicuro dal contagio della “follia” degli anti-vaccinisti. Ma non è così, perché è molto facile indicare l’anormale e passare oltre, ma le figure descritte fino ad ora non sono rappresentative della totalità dei genitori che scelgono di non vaccinare i figli, anzi forse ne costituiscono una componente minoritaria anche se sicuramente pittoresca, rumorosa sull’Interwebs e facilmente individuabile. Ma ci sono altri genitori, che sono esattamente come noi, persone che come noi si definiscono “di buona cultura” e che non credono ai complotti o ad altre teorie strampalate. Magari sono persone che si fidano di “esperti” con tanto di camice come il Dottor Roberto Gava, omeopata e vero e proprio guru italiano del movimento anti-vaccini che ha uno spazio tutto su anche sul Fatto Quotidiano dove fa propaganda contro i vaccini e contro la “medicina moderna”. Sono genitori che non solo sono spaventati che possa succedere anche a loro, ma che si credono più furbi degli altri. Finché ci sarà qualcuno disposto a correre il rischio di vaccinare il proprio figlio il loro sarà al sicuro, poi però saranno i primi a tenere il figlio a casa se arriva “l’alunno straniero” sospettato di avere qualche malattia contagiosa, oppure a richiedere vaccinazioni di massa contro la meningite. È una scelta egoista che è dettata sì dall’ignoranza (“a che serve vaccinarsi tanto certe malattie non esistono più”) ma anche da un malinteso, quello del primato assoluto della libertà individuale sul bene della comunità. Faccio quello che voglio e lo Stato non ha alcun diritto di intromettersi nelle scelte riguardanti la mia salute o quella dei miei figli. Il vaccino infatti non protegge solo i vostri figli ma anche quelli degli altri (ad esempio quelli immunodepresse) e pure gli adulti (perché anche un adulto vaccinato può prendere la pertosse da un bambino contagioso). Non è detto però che questi genitori siano “irrecuperabili” o delle cause perse. Anzi probabilmente è solo su colo loro che si può dialogare per invertire il trend del calo delle vaccinazioni, come mostra un recente articolo a cura di due medici dell’Ulss 20 di Verona (Massimo Valsecchi e Giambattista Zivelonghi) la diminuzione della copertura vaccinale per il morbillo sembra dovuta essere alla scelta dei genitori di ritardare di qualche tempo la vaccinazione e non ad un abbandono definitivo del sistema di immunizzazione fornito dai vaccini. Scrivono i due medici:

Nel corso della nostra indagine si è verificato anche se le scadenti coperture vaccinali contro il morbillo evidenziate dai report ufficiali non fossero, in realtà, non tanto un rifiuto vaccinale ma una ritardata adesione all’offerta vaccinale causata dalla diffusa (ed errata) convinzione che all’età “canonica” di vaccinazione definita dal calendario vaccinale, i bambini fossero ancora troppo piccoli per essere vaccinati.
E in effetti, prolungando il periodo di osservazione (grafico 3) dai 24 mesi del grafico n.2 abbiamo notato un incremento a tre anni ed un aumento ancora più marcato a 5 anni e mezzo.

Tenendo presente che il Veneto ha tolto l’obbligo di vaccinazione obbligatoria nel 2008 dai dati analizzati da Valsecchi e Zivelonghi emerge che ci sono quindi genitori che, pur avendo alcuni dubbi sulla pericolosità dei vaccini, non rinunciano a vaccinare i propri figli ma preferiscono rimandare la vaccinazione di qualche anno. Se questa tendenza venisse confermata e si dimostrasse valida anche su scala nazionale probabilmente allora la situazione non sarebbe così grave come sembra oggi. Una percentuale di coloro che risultano non vaccinati oggi potrebbero venire vaccinati da qui ai prossimi 3 anni. L’importante è naturalmente continuare a fare buona informazione sui rischi e sui vantaggi delle vaccinazioni in età pediatrica, in modo da non lasciare campo libero ai soliti ciarlatani del Web. Ai genitori “illuminati” quelli che hanno vaccinato i propri figli e che ora (spesso a ragion venduta) sfottono gli scettici il consiglio è quello di non alzare barricate con i nostri Genitori Preoccupati™ perché il muro contro muro finisce solo per danneggiare “il bene comune”.

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