Il Fatto ci racconta le alleanze del MoVimento 5 Stelle

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2015-06-21

Da Nord a Sud partono gli accordi, o i tentativi di accordo tra destra, sinistra e MoVimento 5 Stelle. Con un dettaglio: quelli con la destra di solito vanno a buon fine. Quelli con la sinistra, meno

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Da Nord a Sud partono gli accordi, o i tentativi di accordo tra destra, sinistra e MoVimento 5 Stelle. Con un dettaglio: quelli con la destra di solito vanno a buon fine. Quelli con la sinistra, meno. Luca De Carolis sul Fatto Quotidiano però oggi ci racconta soltanto della “simpatia” tra 5 Stelle e Lega:

Si sono fiutati a lungo con reciprocasimpatia, il Carroccio e il M5S. Grillo lo ripeteva spesso: “La Lega degli inizi stava sul territorio”. Poi furono le Europee, la competizione diretta, la battaglia per accaparrarsi alleati a Bruxelles. Ma il Carroccio a guida Matteo Salvini guarda ai Cinque Stelle, con cui condivide l’ostilità all’euro e molti punti sull’immigrazione, a partire dalla revisione del trattato di Dublino. E lancia loro segnali: dai territori, innanzitutto. Ha cominciato il governatore lombardo Roberto Maroni aprendo al reddito di cittadinanza, e ha continuato quello veneto Luca Zaia, con plurimi abboccamenti con i Cinque Stelle locali. E nel frattempo è arrivato pure un accordo. A Laives, nell’Alto Adige, il M5s ha sottoscritto un documento di appoggio esterno al sindaco della Lega Christian Bianchi, che si è impegnato a realizzare i 14 punti di programma del Movimento. Operazione definita dal deputato Riccardo Fraccaro, con il mandato di Casaleggio. Parlare di intese nazionali ora pare irreale, anche perché i 5 Stelle sono convinti di potersela davvero giocare da soli con l’Italicum. Ma ieri Salvini sul Corsera ha lasciato aperto uno spiraglio: “Ho chiesto più volte di incontrare Grillo, e mi hanno risposto sempre ‘Non ci interessa’. Ma mai dire mai”.

Dell’accordo di Laives abbiamo parlato qui, mentre è sicuro che il patto segreto Salvini-Grillo annunciato da Bisignani è una semplice fantasia del faccendiere. Ma è il veneto Jacopo Berti a spiegare quante convergenze ci sono tra gli elettori grillini e leghisti: «Girando per il Veneto, ho ricevuto l’apprezzamento di molti leghisti. “Portate avanti idee giuste” mi dicevano. E oggi (ieri, ndr) ho letto l’analisi della Demos su Repubblica : il 71 per cento degli elettori del M5S vuole la chiusura dei campi rom, a fronte dell’84 per cento tra chi vota Lega Nord. È un tema su cui obiettivamente c’è vicinanza tra noi e il Carroccio». E anche un tema di importanza fondamentale per l’Italia… Sia come sia, il Fatto ricorda in questa infografica le convergenze e i tentativi di accordo di destra e sinistra con i grillini:

movimento 5 stelle accordi
L’infografica del Fatto sugli accordi del M5S alle scorse amministrative

Ed è difficile non notare che gli accordi vanno in porto quando c’è in ballo la destra. Con la sinistra si tratta di abboccamenti finiti con un nulla di fatto. Coincidenze?

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