Il confronto tra l’ospedale di Bergamo e quello della Fiera di Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-04-02

All’ospedale di Bergamo quindi già da oggi i posti letto sono un totale di 144. La struttura sarà gestita dall’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII in collaborazione con il personale di Emergency, insieme ai medici arrivati dalla Cina e dalla Russia. E a Milano?

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L’ospedale realizzato dall’Associazione Nazionale Alpini all’interno dei padiglioni della Fiera di Bergamo è pronto. “Partito come idea di struttura campale d’emergenza, sulla base della nostra Colonna Mobile, il progetto è stato modificato in corsa, per giungere ad ottenere un vero e proprio ospedale con settantadue posti di ricovero in terapia intensiva e altrettanti in condizioni sub intensiva – ha spiegato oggi Sebastiano Favero, Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini -. La flessibilità dell’organizzazione alpina e l’abitudine ad operare in emergenza hanno concretizzato un piccolo miracolo: i lavori, infatti, sono iniziati il 24 marzo e si sono conclusi il 1 aprile”. Ovvero nove giorni tondi tondi.

Il confronto tra l’ospedale di Bergamo e quello della Fiera di Milano

All’ospedale di Bergamo quindi già da oggi i posti letto sono un totale di 144. La struttura sarà gestita dall’azienda ospedaliera Papa Giovanni XXIII in collaborazione con il personale di Emergency, insieme ai medici arrivati dalla Cina e dalla Russia.

L’ospedale era nato con l’idea di alleggerire il lavoro di quello principale, ma oggi ha posti in terapia intensiva e subintensiva e quindi può anche sostituire quello principale.

Un risultato impressionante che testimonia il grande lavoro svolto a tutti i livelli dai volontari anche se il sindaco della cittadina Giorgio Gori ha dichiarato che non ci sarà alcuna inaugurazione dopo quello che è accaduto alla Fiera di Milano.

E quello della Fiera invece?

E quello della Fiera di Milano inaugurato con assembramento da Attilio Fontana e dalla Regione Lombardia invece? All’inizio si parlava di un ospedale da campo sul modello di quello realizzato a Wuhan, dotato addirittura di 600 posti in terapia intensiva. Piano piano le promesse e gli annunci hanno fatto posto alla realtà.. Il governatore ha dichiarato di recente che la struttura sarà in grado di accogliere fino a un massimo di 250 pazienti. Ma non tutti saranno disponibili da subito visto che alcune aree non sono state ancora concluse.

«Alla fine della prima fase di lavori, si arriverà a otto moduli operativi per un totale di 53 posti», ha detto il direttore generale del Policlinico di Milano Ezio Belleri, che ha assunto la gestione della struttura, definendola «la terapia intensiva più grande d’Italia». Ma l’assessore al Welfare Giulio Gallera è stato meno entusiasta: «Nel nuovo ospedale apriranno tra i 12 e i 24 posti», ha dichiarato il giorno dell’inaugurazione a Mattino 5. E, scrive il Manifesto, si tratta di meno della metà di quelli messi in piedi nei primi 8 moduli (da 7 letti ciascuno): “Per ora, si è ben lontani dai 250 citati da Fontana. In realtà, come confermato da Gallera, il numero sarebbe quello dei ventilatori disponibili per la struttura e non quello dei posti che verranno realizzati”. E per fortuna ancora non è possibile paragonare i costi…

Leggi anche: Travaglio e il miracolo dell’ospedale della Lombardia alla Fiera di Milano da 12/24 posti

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