“Abbiamo deciso di riaprire gradualmente per monitorare gli effetti delle riaperture sui contagi”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, durante la cabina di regia, ha dettato la linea. Ma, fa sapere, sono scelte -quelle con cui si è deciso il timing delle riaperture-prese in soli 60 minuti e all’unanimità. E allora guardiamole:
Passa la proposta del premier Mario Draghi in cabina di regia sul coprifuoco. Vale a dire che, in zona gialla, verrà spostato alle ore 23 a partire da subito, ovvero dall’entrata in vigore del dl, dalle ore 24 a partire dal 7 giugno fino a giungere al superamento totale dal 21 giugno, quando si potrà rincasare senza limite di orario. In zona bianca, invece, il coprifuoco non ci sarà, e fonti di governo fanno notare come, a partire già dalle prossime settimane, gran parte dell’Italia potrà ambire a passare in fascia bianca.
Cambiano ufficialmente i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: la guida non sarà più l’RT ma l’incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica.
Fonti di governo lo hanno detto alla stampa: dal 1 giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna potranno diventare zona bianca. Dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria. Nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (mascherina, distanziamenti). Non c’è coprifuoco.
Aperture delle palestre il 24 maggio, quella delle piscine al chiuso il 1 luglio. E’ quanto prevede, si apprende da fonti di governo. Secondo la stesso cronoprogramma l’apertura dei parchi tematici è prevista il 15 giugno.
Esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive riapriranno dal 22 maggio, nel primo weekend successivo al decreto legge Covid.
Attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò riapriranno dal 1 luglio.
La presenza di pubblico è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.
Le feste, comprese quelle dopo cerimonie civili e religiose, ripartiranno dal 15 giugno, anche al chiuso. Agli ospiti sarà richiesto il pass e il Cts avvierà ulteriori approfondimenti sul numero massimo degli invitati.