Il benzinaio spara, laggente ne fa un eroe

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2015-02-05

Graziano Stacchio, il benzinaio che martedì ha sventato una rapina in provincia di Vicenza, è diventato un simbolo per tutti quelli che hanno paura degli zingari e dei ladri. Ma lui non si sente un eroe

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Nord Est: Far West d’Italia, dopo la rapina finita male nel trevigiano a metà gennaio un’altro episodio di violenza ha avuto luogo nel vicentino in località Ponte di Nanto. Tutto è cominciato intorno alle 18.00 con l’assalto di cinque malviventi ad una gioielleria nell’area artigianale di Ponte di Nanto: lo “Zancan Store”. Secondo le testimonianze quattro di loro hanno tentato di fare irruzione all’interno del negozio (che già nel 2013 subì una rapina da un milione di euro da parte di affiliati all’ex Mala del Brenta) mentre il quinto aspettava in macchina (una Renault Laguna rubata a Padova un mese fa) pronto per la fuga.

La Renaul Laguna abbandonata dai rapinatori durante la fuga (fonte: YouTube via Antennatre)
La Renaul Laguna abbandonata dai rapinatori durante la fuga (fonte: YouTube via Antennatre)

 
LA RAPINA FINITA MALE
Il tentativo di rapina era iniziato subito male. I malviventi, con le armi in pugno hanno tentato di fare irruzione all’interno del negozio ma una commessa, capite le loro intenzioni, ha bloccato uno dei banditi all’interno della porta a bussola, intrappolandolo. I compagni dell’uomo lo liberano prendendo a mazzate il vetro.
A rovinare i piani dei cinque è stato l’intervento del benzinaio della stazione di servizio vicina al piazzale della gioielleria. Uditi gli spari il signor Graziano Stacchio, gestore del distributore Agip a pochi metri dal piazzale della gioielleria. Nel tentativo di intimidire i banditi Stacchio spara un colpo in aria (danneggiando un terrazzino) con il suo fucile a pompa. A quel punto i rapinatori abbandonano i loro propositi e rivolgono la loro attenzione sul benzinaio, iniziando a sparare. Ne segue un breve conflitto a fuoco durante il quale uno dei rapinatori (forse proprio quello rimasto incastrato dentro la porta del negozio) viene ferito. Nonostante le ferite l’uomo riesce a mettersi al volante della station wagon e a fuggire assieme ai complici. Dopo poche centinaia di metri l’auto però esce di strada. I quattro si danno alla fuga su di un Audi A8 che avevano lasciata parcheggiata poco distante lasciando il conducente della Laguna privo di vita all’interno dell’abitacolo. Il rapinatore rimasto ucciso è stato in seguito identificato dalle Forze dell’Ordine, si tratta di un 41enne vicentino, Albano Cassol.

 
 
IL BENZINAIO NON VOLEVA UCCIDERE
Graziano Stacchio ha dichiarato che non era sua intenzione uccidere il rapinatore, il suo intervento è stato motivato solo dall’intenzione di difendere la commessa dello Zancan Store per costringere i banditi ad andarsene “poteva essere mia figlia” ha detto il benzinaio. L’uomo ha sparato contro i banditi solo quando uno di loro ha puntato il kalashnikov contro di lui aprendo il fuoco. Ai giornalisti che lo hanno intervistato Stacchio ha detto di non sentirsi affatto un eroe:

Non sono un eroe nè un giustiziere ho agito d’istinto pensando alla povera commessa sola, che potrebbe essere mia figlia, che già due anni fa aveva subito una rapina. Prima ho urlato, poi sono salito in casa a prendere il fucile e ho sparato in aria. Poi, quando uno di loro è venuto verso di me con il mitra in mano, ho mirato alle gambe per difendermi. Non volevo certo uccidere.

Graziano Stacchio, tormentato dal ricordo terribile di aver sparato ad un uomo, ha anche avuto parole di pietà per la vittima e chiede perdono alla famiglia di Cassol, dicendo che se si fosse fermato forse sarebbe stato possibile chiamare i soccorsi per salvargli la vita. Il benzinaio non sente però di averlo ucciso, avendogli sparato alle gambe e avendolo visto fuggire alla guida della vettura. In attesa dell’autopsia del medico legale non si sa ancora nulla sulle circostanze della morte di Cassol, che potrebbe essere morto in seguito allo schianto.

Oltre ai ringraziamenti della commessa del negozio il signor Stacchio ha ricevuto anche quelli di Roberto Zancan, il titolare dell’azienda, che all’Arena di Verona però ha anche dichiarato la sua intenzione di chiudere l’attività:

Non posso che ringraziare l’amico benzinaio, ha fatto ciò che andava fatto. Purtroppo ora non ci resta che chiudere l’attività. Non si può andare avanti in questo modo, ma non abbiamo alternative contro la violenza criminale.

Nel frattempo la Procura di Vicenza ha iscritto Graziano Stacchio nel registro degli indagati per eccesso di legittima difesa. Un atto dovuto per permettere al suo legale di assistere all’autopsia del bandito rimasto ucciso e agli altri accertamenti tecnici delle indagini in corso. Da parte sua Stacchio è fiducioso e si mette nelle mani della Giustizia, certo che gli accertamenti giudiziari lo scagioneranno da ogni accusa.

Il messaggio di solidarietà a Graziano Stacchio che sta circolando su Whatsapp (fonte: Youtube.com via Antennatre)
Il messaggio di solidarietà a Graziano Stacchio che sta circolando su Whatsapp (fonte: Youtube.com via Antennatre)

 
LA SOLIDARIETÀ DEI CONCITTADINI
I concittadini di Graziano Stacchio (che è già tornato al lavoro alla sua pompa di benzina) definiscono l’uomo un eroe e hanno iniziato a fare circolare l’hashtag #iostoconstacchio e aprendo una pagina Facebook dedicata a Stacchio. Il ritornello dei fan del benzinaio è sempre lo stesso, quello dei cittadini abbandonati dalle istituzioni e dalla Polizia che non hanno altre risorse che imbracciare le armi e difendersi da soli dalla furia di banditi (stranieri, giostrai, zingari,etc). Non a caso il gesto di Stacchio ha ricevuto il plauso di Joe Formaggio (sic), il sindaco di Albettone – un paese vicino a Ponte di Nanto – che tempo fa aveva confessato di dormire con un fucile sotto il cuscino (e i proiettili sul comodino) perché non si sente al sicuro dai ladri.
La pagina del Corriere del Veneto dedicata al benzinaio eroe di Ponte di Nanto (via Twitter.com)
La pagina del Corriere del Veneto dedicata al benzinaio eroe di Ponte di Nanto (via Twitter.com)

Qualcuno si fa un po’ prendere la mano e mette in bocca al benzinaio di Ponte di Nanto parole che non ha mai pronunciato:
(fonte: Facebook.com)
(fonte: Facebook.com)

Ma per fortuna nei commenti la reazione è abbastanza unanime, del resto c’è poco da fraintendere nelle dichiarazioni di Graziano Stacchio alla stampa:
benzinaio nanto rapina  4 commenti
Del resto i titoli dei quotidiani locali non aiutano di certo a fare chiarezza sul perché il signor Stacchio sia finito nel “mirino della Legge” dopo quello dei rapinatori..
Il Giornale di Vicenza sulla rapina di Ponte di Nanto
Il Giornale di Vicenza sulla rapina di Ponte di Nanto



In copertina: il piazzale dello Zancan Store e sullo sfondo la pompa di benzina di Graziano Stacchio

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