Il Movimento Cinque Stelle ha preso una posizione chiara sui vaccini: la campagna a tutti i costi. Non c’è se e non c’è ma. Legittima, in linea con il governo e con gli altri partiti che all’unanimità (ad esclusione della Lega) sostengono una linea che in questi giorni diventa sempre più coraggiosa e sempre meno scontata. L’ultimo in ordine cronologico tra i bersagliati è il premier Di Maio.
Giornalisti picchiati, attivisti del #M5S aggrediti ai gazebo, ora persino minacce di morte a #DiMaio.
La degenerazione nel mondo dei #NoVax e #NoGreenPass va fermata con azioni penali e smettendola di alimentare il populismo antiscientifico.
La mia vicinanza a Luigi Di Maio. pic.twitter.com/ntAlBVIq9h— Manlio Di Stefano (@ManlioDS) August 31, 2021
In queste ore è stato il Ministro degli Esteri a finire nel turbinio delle crisi intellettuali. I no vax vogliono lui come destinatario “del piombo”.
Dopo l’assalto al gazebo del @Mov5Stelle a Milano e i giornalisti aggrediti, ora le minacce di morte a @luigidimaio. La degenerazione di certi individui va fermata. E molti politici devono smettere di gettare benzina sul fuoco. Tutta la mia solidarietà a Luigi. pic.twitter.com/eAjTLtlaeS
— Giuseppe Brescia (@g_brescia) August 31, 2021
La politica si è svegliata, il sostegno è forte nei confronti del Ministro. Suona strano, va detto che il mondo pentastellato sia risorto giusto in occasione delle minacce all’ex capo politico. Tra le tante contraddizioni del nuovo movimento, fa piacere la virata che in molti tra i grillini hanno avuto sull’importanza della ricerca scientifica.
Le minacce dei novax a Di Maio chiudono un cerchio. Quello iniziato da Bonafede sconosciuto avvocato fiorentino che scrive a Beppe Grillo per segnalare le cause che il suo studio eroicamente promuoveva per denunciare i rapporti causali fra vaccini e autismo.
— massimo mantellini (@mante) August 31, 2021