I grillini spiegano il diritto a Pietro Grasso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-04-30

Sulla pagina del presidente del Senato un commento su due lo insulta o non gli riconosce alcuna competenza perché dall’altra parte ha parlato uno che nemmeno è laureato in giurisprudenza (per non approfittare del suo ruolo, cit.). In Italia stiamo messi così

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Ieri Pietro Grasso e Luigi Di Maio hanno litigato pesantemente via Facebook sulla questione di ONG e scafisti. Ha cominciato Di Maio sostenendo che il presidente del Senato, insieme a Laura Boldrini, stessero “spalleggiando” il governo contro il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro.

Lo scontro tra Grasso e Di Maio

A questo punto Pietro Grasso ha deciso di replicare su Facebook attaccando pesantemente Di Maio sul piano personale, dicendogli che ha “lacune” in storia, geografia e diritto e dicendo che lui non prende ordini dai governi e nemmeno dai blog o dalle “imprese private” (riferendosi evidentemente alla Casaleggio):
pietro grasso di maio
Quindi è arrivata la controreplica di Di Maio, che su Facebook e Twitter ha tirato fuori l’asso di bastoni di Mafia Capitale – usata in precedenza anche con Saviano – accusando addirittura Grasso di non aver visto il business quando era magistrato: «Il Presidente del Senato Grasso dice che sul caso ONG ho qualche lacuna e ho bisogno di qualche lezione. Caro Grasso, io non smetto mai di imparare nella vita, ma dal suo partito che prendeva soldi dal business degli immigrati non ho proprio nulla da apprendere. Anni e anni di magistratura eppure le è sfuggito».
luigi di maio pietro grasso

I grillini spiegano il diritto a Pietro Grasso

La parte divertente della storia sono però i commenti dei grillini comparsi sulla pagina di Pietro Grasso. I più votati infatti avevano la simpatica tendenza a voler spiegare a Grasso, magistrato, già procuratore della Repubblica di Palermo e Capo della Direzione Nazionale Antimafia il diritto e la legge. Comincia Bruno, che accusa Grasso di non fare niente per i morti di amianto: «Mi chiedo però a cosa serve tutta la sapienza acquisita di questo mondo quando seduti a poltrone come la sua si accetta senza inorridire alla prescrizione continua di un delinquente abituale che ha comprato parlamentari.Alla prescrizione sui morti per amianto ,a leggi sulla corruzione che fanno ridere i …polli,alla miseria che attanaglia tanta popolazione per colpa di leggi fatte chiaramente per arricchire i ricchi predando i poveri.I vari Di Maio che guardate con tanto sussiego dall’alto in basso rappresentano quella marea di cittadini che sono stanchi di inutili cerimoniali, Presidenti di Corte Costituzionale con stipendi superiori a 500000 euro annuali in un paese dove guadagnare 1300 euro è un sogno.Io mi fermo e protesto vivamente per la situazione italiana di cui l’intera classe dirigente e politica si deve vergognare».
pietro grasso 1
Prosegue Stefano, che dice a Grasso che si deve vergognare: «A TUTTE le età si può e si deve imparare storia, geografia e diritto… ma a una CERTA età purtroppo lei ci insegna si inizia anche a dimenticare ….porti rispetto per chi come Di Maio cerca di far luce su una vicenda oscura e ne porti ancor di più a chi come il Procuratore Zuccaro svolge una attività di indagine così importante! Si vergogni!». C’è anche Melania, psichedelica quanto bombastica: «lei dovrebbe imparare ad essere onesto. Anni e anni di magistratura non le hanno insegnato un bel nulla. Si metta a fianco del procuratore di Catania, piuttosto! E la smetta di negare evidenze che sono sotto gli occhi di tutti da anni, specie in Sicilia.. e glielo dice una cittadina CATANESE di 50 anni di età. E’ chiaro che il suo pd ha paura che gli vengano scoperti i “magna magna” ed è altrettanto palese che il m5s risulta essere scomodo per il suo partito di PAPPONI CIALTRONI. Vi siete fatti finanziare gli eventi del vostro pagliaccio renzuccio dalle ONG e questi sono fatti, non parole a vanvera come le sue».
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«Si vada a ripassare il diritto. Forse alla sua età ha perso la memoria! o forse la corruzione nel suo partito dilaga e ingrassa le mafie con le quali avete fatto sempre delle “perfette” trattative. Si ricordi quella affermazione che non molto tempo fa fu detta da un vostro “collaboratore mafioso” che recitava così: ” si fanno più soldi con i migranti che con la droga”. O ha già la memoria corta? Ma lei crede di prenderli così i voti per il suo partito? mettendosi contro chi difende il lavoro del procuratore di Catania? Luigi Di Maio e tutto il m5s vi sta seppellendo e lo vedrete presto quando ci permetterete di votare. Cercate di fare una buona legge elettorale; non siete capaci di fare neppure quella. E’ comodo inciuciare con silvietto per non staccare i vostri sederini dalle amate poltroncine, eh! Ormai se ne sono accorte pure le pietre che sareste disposti ad allearvi persino con lo sterco, pur di non lasciar vincere il m5s». Mentre Manuel non apprezza la libertà di parola: «La Presidenza del Senato ė un ruolo al di sopra delle parti. Non rispettare le prerogative attribuite alla seconda carica dello Stato, significa calpestare la Costituzione».
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E così via. Sulla pagina del presidente del Senato un commento su due lo insulta o non gli riconosce alcuna competenza nell’ambito di discussione perché dall’altra parte ha parlato uno che nemmeno è laureato in giurisprudenza (per non approfittare del suo ruolo, cit.). In Italia stiamo messi così.

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