In piena crisi il Governo dà l’ok al raddoppio degli stipendi dei consiglieri capitolini

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L'esecutivo di Centrodestra ha dato l'ok per l'aumento dello stipendio dei consiglieri comunali di Roma

Crisi sì, ma non per tutti. Se la maggior parte degli italiani vede all’orizzionte un periodo nero per le proprie finanze, tra caro bollette e inflazione, c’è qualcuno che non ha di questi problemi. L’esecutivo di Centrodestra, infatti, ha dato l’ok per l’aumento dello stipendio dei consiglieri comunali di Roma. La delibera, stando a quanto riportato da Repubblica, è stata protocollata lo scorso giovedì ed è prevista per domani l’esaminazione da parte delle commissioni Bilancio e Roma Capitale.



L’atto in questione, oltre a stabilire la nuova indennità onnicomprensiva di funzione nel 45% di quella che spetta al sindaco Roberto Gualtieri, elimina pure il meccanismo relativo ai gettoni di presenza. Dopo il passaggio nelle commissioni, toccherà a maggioranza e opposizione votare la delibera. Se tutto dovesse filare liscio, l’aumento scatterà dopo Natale.

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Nello specifico, riporta sempre Repubblica, i consiglieri passeranno dal recepire i 5.210,83 euro lordi al mese di novembre e dicembre a 5.286,66 euro lordi mensili nel 2023 e fino a 6.210 lordi da gennaio 2024. Per avere l’indennità, i consiglieri dovranno presenziare a un minimo di 20 sedute e garantire almeno il 60% di presenze mensili alle sedute ufficiali. Al netto, a partire dal 2024, i consiglieri prenderanno quindi circa 3.600 euro al mese, cifra molto maggiore rispetto ai 2.100 euro che erano riusciti a mettere insieme fino ad ora i più presenti.



Gli aumenti in questione riguarderanno pure il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri, che passerà dagli 11.579,62 euro lordi al mese del 2022 a 12.508,14 euro nel 2023 e a ben 13.800 euro nel 2024.

Alla prima chiamata, alcune settimane fa, erano usciti dall’aula gli eletti della Lista Calenda e di Azione. Anche i 5Stelle si tengono distanti dalla misura, sostenuta invece sia da FdI sia dal Pd. Antonio De Santis, ex assessore al Personale in era 5S e oggi consigliere della Lista civica Raggi, ha così commentato: “Occorrerebbe una perequazione tra gli stipendi pagati dai diversi enti ai politici, tra consiglieri comunali e regionali. E poi c’è il periodo storico. Le famiglie sono in crisi. Si sarebbe potuta rinviare la questione più in là”.