Giuseppe Grillotti, Alessandro Mazzacca e Sandra Pecoretti: i tre consiglieri M5S di Livorno sospesi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-12-05

Dopo il voto sul rinvio del concordato preventivo Grillo e Casaleggio presentano il conto ai dissidenti. Intanto la maggioranza di Nogarin in consiglio si regge su un solo voto

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Tre giorni dopo il rinvio di Filippo Nogarin a Livorno sull’AAMPS arrivano le sanzioni. Giuseppe Grillotti, Alessandro Mazzacca e Sandra Pecoretti, i tre consiglieri comunali che avevano dichiarato la loro indisponibilità a votare a favore della decisione del sindaco sul concordato preventivo vengono sospesi dal MoVimento 5 Stelle con decisione di Beppe Grillo e sono quindi a rischio espulsione. Da notarsi che il consiglio comunale si regge su un solo voto di maggioranza (17 a 16) dopo la mattanza dell’AAMPS, dopo la “conversione” di un quarto consigliere, Giovanni Fuoti, che ha ottenuto in cambio il rinvio di una settimana della decisione su AAMPS. Questa è la lettera ricevuta dai tre:

Le scriviamo in nome e per conto di Beppe Grillo con riguardo ad alcune segnalazioni che ci sono pervenute.
Lei ha violato in modo grave, ripetuto e sostanziale gli obblighi assunti all’atto di accettazione della candidatura, ed i principi fondamentali di comportamento degli eletti del MoVimento 5 Stelle, tentando di boicottare l’attività politico istituzionale del Sindaco e della Giunta, in contrasto con la maggioranza del gruppo consiliare del M5S, in occasione della gestione del delicato caso Aamps, rendendo pubblicamente e reiteratamente, in disaccordo rispetto alla maggioranza dei consiglieri, dichiarazioni di voto contro il Sindaco e la Giunta, manifestando pubblicamente sfiducia assoluta rispetto al loro operato, ed addirittura richiedendo la cancellazione della Giunta.
Per giunta, tali dichiarazioni e comportamenti risultano rese anche a nome del MoVimento 5 Stelle, pur in difetto di autorizzazione e consci della diversa posizione della maggioranza dei consiglieri eletti; risolvendosi quindi di fatto in un’attività propagandistica contro lo stesso MoVimento 5 Stelle.
Tali violazioni, ciascuna delle quali costituisce ex sé motivo autonomo di espulsione dal MoVimento 5 Stelle, sono peraltro aggravate in relazione al notevole clamore suscitato dai predetti comportamenti, ed ai danni all’immagine del MoVimento 5 Stelle che ne sono derivati o che ne potrebbero derivare.
Per questi motivi viene sospeso con effetto immediato dal MoVimento 5 Stelle.
Se pensa che questa decisione sia basata su informazioni non corrette può inviare le sue controdeduzioni entro dieci giorni in risposta a questa email.
Lo staff di Beppe Grillo

E tutti sanno che la lettera è il prodromo all’espulsione. Grillotti pubblica sul suo profilo Facebook il suo ultimo intervento in Consiglio comunale, da interpretarsi come un lascito:

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