Giovanna Mazzoni di Ferrara: chi è la contestatrice di Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-09-03

La signora ha raccontato di aver perso decine di migliaia di euro “per colpa del decreto salva banche di Renzi”. Non ha diritto ai rimborsi perché ha un reddito di oltre 35mila euro

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Giovanna Mazzoni, di Ferrara, ex dipendente pubblica ora in pensione, aveva bond e azioni Carife. È lei che ha interrotto ieri il comizio di Matteo Renzi alla Festa dell’Unità di Bologna urlandogli “Voi avete rubato” e prendendosi la rispostaccia del segretario PD: “Voi avete rubato lo dice a sua sorella”. La signora ha raccontato di aver perso decine di migliaia di euro “per colpa del decreto salva banche di Renzi”. Con lei all’uscita una seconda signora, Milena Zoggia di Padova, che invece ha denunciato la perdita di 400 mila euro. “Sarei voluta entrare ma mi hanno tenuta fuori al cancello”. “Siamo stati truffate dall’allora governo Renzi”, hanno detto le due signore. Il video è di Radio Città del Capo.

«Non dico quanto ho perso», ha poi detto la donna, «non ho diritto a rimborsi perché ho un reddito di oltre 35 mila euro. La risposta “lo dice a sua sorella” è stata villana. Non votavo PD, potrei votare M5S anche se ho avuto una brutta esperienza. Mi ero impegnata a Ferrara con la lista di Valentino Tavolazzi, che fu il primo a essere cacciato dal Movimento di Beppe Grillo». CARIFE, ovvero la Cassa di Risparmio di Ferrara, è una delle quattro banche risolte dal decreto del governo nel novembre 2015. Il rimborso automatico senza arbitrato è stato definito dall’allora governo Renzi nell’aprile 2016: riguarda tutti gli obbligazionisti che hanno acquistato i titoli entro il 12 giugno 2014 che devono avere due requisiti: un reddito lordo a fini Irpef fino a 35.000 euro all’anno o un patrimonio immobiliare fino a 100000 euro. Il decreto banche prevede il cosiddetto “pegno non possessorio” che consente ai creditori di avere una garanzia sui beni mobili del debitore (come macchinari, anche quote di controllo di società). Stiamo parlando di un rimborso all’80% delle somme perse con l’acquisto di obbligazioni delle banche risolte. Tutti gli altri, tra cui evidentemente anche la signora Mazzoni, devono ricorrere all’arbitrato per riavere i propri risparmi e dimostrare di essere stati truffati.

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