La leggendaria estate dello sport italiano ha trascinato tutti nei più disparati festeggiamenti, al punto che la corrispondente Rai Giovanna Botteri ieri nel corso del Tg3 si è collegata dalla Cina con una bandiera tricolore sulle spalle. “Questa Italia che, improvvisamente, con il cuore, con tutto quello che ha di buono, incredibile, straordinario, alla fine ce la fa e riesce è un messaggio straordinario, che tutto il mondo ha ripreso – ha detto la Botteri, in collegamento dalla Cina – È un Italia che davvero esce nel suo modo più vero, più bello, più forte, pulito e straordinario. Sono anni che non si vedeva e non usciva un’immagine così straordinaria e vincente per l’Italia”.
“Notti magiche anche dalla Cina”
– Nel collegamento con il @Tg3web Giovanna Botteri, come la Palmisano nell’ultimo km di marcia, sfoggia il tricolore per festeggiare i successi dell’Italia, che stanno facendo il giro del mondo
pic.twitter.com/BfgRk9TzOR — Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) August 6, 2021
Il primo gradino del podio strappato, ancora una volta, all’Inghilterra nella 4×100 è stato l’ennesimo trionfale momento di una spedizione azzurra che ha portato solo grandi soddisfazioni all’Italia. Dopo l’imbarazzo iniziale per gli ori che non arrivavano, l’Italia non si è più fermata: trascinata dai risultati eccezionali dell’atletica. ” È bellissima soprattutto l’immagine degli atleti Italiani che vincono. L’Italia che ha vinto, è un’Italia che rimanda un’immagine di lavoro, di lacrime, di sofferenza, di fatica. Manda l’immagine che tutto quello che si è conquistato è stato fatto con una grandissima volontà, una grandissima determinazione e tanto sacrificio. Tutti raccontano di anni e anni di lacrime ingoiate, di sconfitte, di rinunce – continua la giornalista durante Notti Magiche, in collegamento con il tg3 – In questo momento in cui l’Italia si affaccia in un periodo difficile, la pandemia non è finita, bisogna ricostruire il Paese, questo è un grande messaggio che arriva: possiamo farcela, abbiamo tutto per farcela, nonostante tutte le lacrime e i sacrifici. Perché l’Italia che vince non è quella degli splendidi e dei meravigliosi, è l’Italia dei figli delle badanti, di quello che si ammala di covid e di quella che continua nel garage a fare le prove. L’Italia quella vera, che magari si vede di meno ma nelle occasioni che contano”.