Il Giornale e i ministri del governo Di Maio

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-09-21

Il quotidiano fa partire il gioco del totoministri del prossimo, presunto, governo a 5 Stelle

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Luigi Di Maio ha annunciato per fine anno i nomi dei ministri del governo del MoVimento 5 Stelle. Per portarsi avanti con il lavoro, oggi Paolo Bracalini sul Giornale comincia ad anticiparne qualcuno. L’elenco comincia subito con uno special guest:

Come ministro dell’Economia il profilo più accreditato è quello di Marcello Minenna, economista bocconiano, dirigente della Consob. Ad un recente convegno del M5s alla Camera i più attenti hanno notato la grande confidenza con cui chiacchierava con Beppe Grillo, a cui ha regalato una copia del suo libro La moneta incompiuta.
C’è solo un però. Minenna era stato scelto come assessore al Bilancio a Roma ma fu costretto a mollare in seguito alla guerra tra l’ex capo di gabinetto del Campidoglio, Carla Raineri, e il duo Raggi-Romeo.«Vicenda gestita con poca trasparenza» spiegherà Minenna. Ma dietro quella operazione c’era proprio Di Maio.

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Credits: Socialisti Gaudenti via Facebook.com

Per quanto riguarda la Farnesina, il Movimento non ha una linea precisa di politica estera:

Perciò per gli Esteri si parla di un ambasciatore o un esperto di politica internazionale (Paolo Magri, direttore dell’Ispi, è stato ospite alla convention di Casaleggio a Ivrea), meno probabili i nomi di Alessandro Di Battista, l’altra star del M5s in attesa di nuovo ruolo dopo l’incoronazione di Di Maio, e poi Manlio Di Stefano, capogruppo M5S della commissione esteri della Camera, fidato di«Luigino».
Di Battista è accreditato per il ruolo di vicepremier: niente grane di un ministero, in compenso enorme visibilità e mano libera sul Movimento. Poi c’è il capitolo giustizia. Qui i bookmaker danno come favorito Alfonso Bonafede, braccio destro di Di Maio, avvocato e vicepresidente della commissione Giustizia alla Camera (l’unico grillino ad essere riconfermato nel 2015, come racconta con vari retroscena su Di Maio e Renzi il libro verità sul M5s,Supernova).

Al governo poi potrebbe partecipare il pm antimafia Nino Di Matteo, non al ministero della Giustizia ma a quello degli Interni. Giulia Grillo potrebbe fare il ministro della Salute e Nicola Morra quello dell’istruzione. Al Welfare potrebbe andare il professor Domenico De Masi.

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