Giorgia Meloni e le fregnacce della “proposta articolata” per dare agli italiani mille euro con un clic

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-31

Giorgia Meloni torna a deliziare il popolo con la sua proposta di dare mille euro a chi ne fa richiesta. Stavolta lo fa con un video sulla sua pagina facebook in cui usa con perizia l’argomento della reductio ad Hitlerum, ovvero il paragone insensato tra cose che non sono paragonabili, aggiungendo, come nel suo stile, qualche lieve imprecisione

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Giorgia Meloni torna a deliziare il popolo con la sua proposta di dare mille euro a chi ne fa richiesta e venghino siòre et siòre venghino, ‘nnamo donne che m’envecchio. Stavolta lo fa con un video sulla sua pagina facebook in cui usa con perizia l’argomento della reductio ad Hitlerum, ovvero il paragone insensato tra cose che non sono paragonabili, aggiungendo, come nel suo stile, qualche lieve imprecisione. Cominciamo dall’inizio: essendo domani mattina in programma un incontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e le opposizioni, la Meloni fa sapere che c’è una proposta “già articolata” per accreditare mille euro nelle tasche degli italiani: “gli italiani che hanno perso il lavoro” (ci sono già la cassa integrazione, i sussidi e il reddito di cittadinanza), “gli italiani che hanno perso un reddito da lavoro autonomo” (c’è il contributo per le partite IVA), “quelli che non sanno cosa dare da mangiare ai loro figli” (ci sono i buoni spesa). Secondo la leader di Fratelli d’Italia mentre per la CIG o per le altre assistenze si dovrebbe aspettare tempo, i mille euro dovrebbero essere dati “subito”, eppure anche per una norma come quella immaginata da lei ci sarebbero comunque tempi tecnici da rispettare e bisognerebbe stanziare dei fondi. Perché la sua ideona dovrebbe essere di più facile attuazione delle altre, che tra l’altro sono già legge?

giorgia meloni mille euro conto corrente

Un mistero. Ma è ancora più misterioso il paragone successivo: “Esattamente come lo Stato è capace con un semplice click di prelevare i soldi dal tuo conto corrente quando non paghi le multe, di bloccarlo se non sei in regola con il fisco, allora deve anche saper mettere i soldi sul tuo conto corrente quando sei disperato e ne hai bisogno”. Naturalmente non è vero che lo Stato “con un click” possa prelevare soldi dal tuo conto corrente: la procedura del «pignoramento presso terzi» in caso di riscossione esattoriale ha invece delle regole che naturalmente Giorgia non conosce.

– l’esattore – ossia Agenzia Entrate Riscossione – notifica al debitore e alla sua banca l’atto di pignoramento. Questa comunicazione deve avvenire non prima di 60 giorni dalla notifica della cartella, ma non oltre 1 anno (o 180 giorni nel caso di precedente notifica di una intimazione di pagamento); fuori da questi termini il pignoramento è nullo;
– con l’atto di pignoramento il conto corrente viene bloccato per 60 giorni durante i quali la banca non può consentire al correntista di prelevare o stornare le somme pignorate;
se decorrono i 60 giorni senza che il contribuente abbia pagato il debito, la banca trasferisce i soldi sul conto corrente di Agenzia Entrate Riscossione.
– In questi 60 giorni il contribuente può sbloccare il conto corrente pignorato optando per una delle tre seguenti soluzioni:

– pagare integralmente il debito ossia le somme intimategli da Agenzia Entrate Riscossione;
– chiedere la rateazione del debito: in tal caso il conto viene sbloccato solo alla dimostrazione del pagamento della prima rata;
– proporre opposizione all’esecuzione e sperare che, alla prima udienza, il giudice sospenda l’esecuzione forzata (il che però lo farà solo in presenza di valide e gravi ragioni su cui è fondata l’opposizione stessa).

Come vedete, che il fisco barbaro et ladro possa mettere le sue sporche manacce sul tuo conto corrente di colpo così, senza senso (cit.) è una fregnaccia che soltanto la Meloni potrebbe sostenere. Ma questa fregnaccia serve a raccontare a tanti un governo cattivo che fa le cose per pura cattiveria dal quale bisogna salvarsi attraverso il voto a chi vuole davvero bene allaggggente, come Giorgia del resto. Si tratta di un caso di studio di circonvenzione di elettore incapace che farà guadagnare tanti voti a chi, quando andrà al governo, vi spiegherà che adesso sta lavorando ma mica le cose si possono fare con un click, eh, che credete! Esattamente come quello delle accise, avete presente?

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