Chi è Gianfranco Corsi, il grillino della foto di Laura Boldrini decapitata

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-02-05

L’uomo denunciato per aver diffuso una foto che ritrae la Presidente della Camera sarebbe un simpatizzante grillino molto attivo nella denuncia dei cosiddetti crimini della Ka$ta. Per il fratello – che fu protagonista di un post sul Blog di Grillo – la denuncia è una medaglia al valore

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Qualche settimana fa erano stati i Giovani Padani a dare fuoco ad un fantoccio con la faccia della Presidente della Camera Laura Boldrini. In questi giorni invece l’odio in Rete, che ha partorito il fotomontaggio di Laura Boldrini sgozzata è sottoprodotto della cultura anti-ka$ta del MoVimento 5 Stelle. L’autore infatti sembra essere uno dei classici sostenitori del M5S. Almeno così appare spulciando i suoi numerosi profili Facebook. A creare e diffondere il fotomontaggio è stato  Gianfranco Corsi, un artigiano sposato con due figli che abita a Torano Castello in provincia di Cosenza.

Gianfranco Corsi, il grillino della foto di Laura Boldrini sgozzata

L’artigiano, non sarebbe nuovo alla realizzazione di simili fotomontaggi, ma non apparterrebbe ad alcuna organizzazione estremista. Corsi è stato portato in Questura, a Cosenza, dove è stato denunciato. La perquisizione della sua abitazione è scattata dopo un summit che, questa mattina, il Questore di Cosenza, Giancarlo Conticchio, ha tenuto con il procuratore Mario Spagnuolo. Nella sua abitazione è stato trovato e sequestrato molto materiale definito interessante.

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Gianfranco Corsi ha diversi profili Facebook, almeno tre a quanto pare. E su tutti condivide lo stesso genere di contenuti. In uno la foto di copertina ritrae Matteo Renzi e Maria Elena Boschi appesi ad una forca. Sul patibolo invece sono seduti altri carcerati illustri in “attesa di giudizio”: il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il Presidente Emerito Giorgio Napolitano e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Tutti con le manette ai polsi e la palla di ferro legata alla caviglia.

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La foto profilo invece è un omaggio a Beppe Grillo. A quanto pare Corsi spera che il MoVimento 5 Stelle sia in grado di liberare (“togliere dalle palle”) l’attuale classe politica (“queste merde”). In un altro profilo invece Corsi manda “affanculo” quelli che hanno votato per una vota Forza Italia e il PD e poi vanno a dire ai grillini “Grillo vi sta prendendo per il culo..” mentre nella foto di copertina propone la confisca dei beni dei politici (di centrosinistra e di centrodestra) per uscire dalla crisi.

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Molto attivo nella produzione e diffusione di “meme” a carattere gentista il 13 gennaio Gianfranco Corsi invece ci faceva sapere che “i vermi traditori della patria” meritano “solo di essere giustizziati” (sic.) per alto tradimento.

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Nel frattempo Roberto Corsi, il fratello di Gianfranco, definisce su Facebook “una medaglia al valore” la denuncia a carico del fratello. Roberto Corsi è un commerciante di Montalto Uffugo (Cosenza), paese non lontano da Torano Castello, che qualche tempo fa minacciò il suicidio su Facebook per protesta nei confronti del sistema fiscale italiano e vicino al movimento politico dei Forconi. Come ha scoperto David Puente nel 2013 Corsi fu citato in un post di Beppe Grillo successivamente condiviso dalla deputata pentastellata Giulia Sarti. Nel 2014 Roberto Corsi definiva “da medaglia” l’aggressione nei confronti di un dipendente di Equitalia da parte di un contribuente.

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Uno dei tre profili di Corsi, quello con le impostazioni della privacy meno ristrette, condivide a tutto spiano materiale relativo al MoVimento 5 Stelle invitando i contatti a votare per Luigi Di Maio il 4 Marzo. Non è chiaro al momento se Gianfranco Corsi sia anche un attivista certificato o un semplice (ma molto acceso) simpatizzante grillino.

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