Generosità a 5 Stelle: l'abbonamento ATAC gratis per i sopravvissuti ai campi di sterminio

di Marco Zonetti

Pubblicato il 2017-01-27

Linda Meleo, assessore ai trasporti della giunta Raggi, annuncia con garrulo entusiasmo un’iniziativa che, dai toni della dichiarazione, vorrebbe apparire encomiabile. Per dare un “segnale di vicinanza alla comunità ebraica”, in occasione della Giornata della Memoria, da oggi in poi l’abbonamento per il trasporto annuale sarà gratuito per i “perseguitati razziali sopravvissuti ai campi di …

article-post

Linda Meleo, assessore ai trasporti della giunta Raggi, annuncia con garrulo entusiasmo un’iniziativa che, dai toni della dichiarazione, vorrebbe apparire encomiabile. Per dare un “segnale di vicinanza alla comunità ebraica”, in occasione della Giornata della Memoria, da oggi in poi l’abbonamento per il trasporto annuale sarà gratuito per i “perseguitati razziali sopravvissuti ai campi di sterminio residenti a Roma”. Anche se l’abbonamento ATAC è già gratis per gli ultrasettantenni. In più, le pensioni degli ex deportati e dei perseguitati razziali sono equiparate alle pensioni di guerra di I° categoria e prevedono una serie di riconoscimenti gratuiti tra cui la tessera dell’autobus. E l’esito di questa decisione non tarda a manifestarsi. La comunità ebraica si riunisce compatta a commentare un post facebook della romana Flaminia Sabatello, presidente dell’associazione Amici di Israele.
abbonamento atac gratis
“Il comune di Roma” scrive Flaminia, “ha deciso di rendere gratuito l’abbonamento dei mezzi pubblici per i sopravvissuti della Shoah. Dev’essere una specie di gioco che fanno al Campidoglio: “Inventa il provvedimento più surreale”; davvero non c’è altra spiegazione. No, non c’è”. Subito il post viene subissato di commenti indignati da parte di tanti utenti di religione ebraica, di cui si riconoscono i cognomi che evocano, a maggior ragione oggi, quelli delle tante vittime della Shoah. Lo sconcerto, l’incredulità, la rabbia sono tangibili. Fa male al cuore leggere fra le righe tanta sofferenza per un’assurdità che diventa simile a una pugnalata letale quando si toccano con leggerezza le corde di una tragedia che mai si è sopita. Fra i commenti spicca quello di Yehoshua Bubola-Lévy de Rothschild che riporta i tristi dati: i pochissimi sopravvissuti italiani ai campi di sterminio ancora in vita sono Aldo Fiano, Goti Bauer e Liliana Segre, che vivono a Milano; Hanna Weiss in Israele; Lia Levi in Toscana; Sami Modiano (spesso in Italia). Arianna Szörényi e Aldo Zagani anche loro residenti nel nord Italia e Maurice Venezia vive in California. Gli unici due residenti a Roma sono Alberto Sed e Pierò Terracina. Entrambi ultranovantenni. Il commento più lapidario, evocato dall’ennesima offesa perpetrata dai pentastellati alla comunità ebraica, è di Valeria Spizzichino: “Speculare sulla pelle dei sopravvissuti investendo qualche centesimo per chi spesso cammina con il bastone. Le mille facce della barbarie”.

Potrebbe interessarti anche