Gemma Guerrini: un'altra consigliera a rischio per lo Stadio della Roma

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-06-15

Ieri ok alla delibera con le assenze di tre consigliere. Una è già sospesa. L’altra era in vacanza. Per la terza «decideranno i probiviri». Intanto i dissidenti M5S…

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Dopo Cristina Grancio potrebbe toccare a Gemma Guerrini. Ieri l’Aula Capitolina ha approvato la delibera di novazione sullo stadio della Roma a Tor di Valle con tre assenze “di peso” nel MoVimento 5 Stelle: quella dell’architetta nel frattempo sospesa per aver abbandonato la commissione la settimana scorsa e quella di altre due consigliere: la Guerrini e Monica Montella.

Gemma Guerrini: un’altra consigliera a rischio per lo Stadio della Roma

A quanto pare però Montella avrebbe una giustificazione per l’assenza: era in vacanza. Diverso il caso di Guerrini, che, racconta oggi Il Messaggero, ieri ha partecipato a una riunione in Campidoglio con l’assessore Flavia Marzano, ma alla fine non si è presentata in Aula. «La sua posizione – spiegano dal M5S – è già al vaglio dei probiviri». Anche a lei potrebbe essere comminata la sospensione con missiva che le ricorderà anche la penale da 150mila euro che si è impegnata a pagare al momento della candidatura.

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Gemma Guerrini con Monica Montella (a destra)

La Guerrini era finita occasionalmente in altre occasioni in contrasto con la maggioranza del MoVimento 5 Stelle a Roma. Era indicata tra gli otto consiglieri pronti a scaricare Virginia Raggi prima del rimpasto di giunta e, sempre insieme alla Montella, si era astenuta sul parere alla nomina dei due componenti – Emanuele Bevilacqua e Cristina Da Milano – scelti dal Comune per la squadra del Teatro di Roma. All’epoca della querelle sul cinema a Piazza Consimato, poi, la Guerrini era stata accusata di aver tentato di aver fermato la manifestazione perché infastidita dal rumore, ma la sua petizione (così come l’azione politica) non ebbe molto successo:

Ci ricordiamo di quando il comitato elettorale della Sindaca pose fine alla distribuzione di volantini ad opera dell’attuale consigliera comunale Gemma Guerrini, residente a San Cosimato, che dichiarava di essere contraria alla nostra iniziativa e più in generale a qualunque progetto di cinema in piazza? Oppure forse vogliamo dibattere sul valore di una petizione di n.22 firme anticipate al Campidoglio da una nota della stessa Guerrini e raccolte in cinque mesi su una piazza che registra 1300 nuclei abitativi? Il tutto contro un’iniziativa di interesse culturale cittadino?

Cristina Grancio è sparita

La consigliera Guerrini non aggiorna il suo profilo facebook da ieri, quando aveva annunciato l’incontro con la Marzano. Cristina Grancio invece non dà segni di presenza dal 10 giugno, quando scrisse che «ci vuole più tempo ad avere una pizza quattro stagioni sotto casa, che un procedimento disciplinare nel M5S a Roma». Il che è vero, ma appare curioso che la consigliera se ne sia accorta soltanto quando è toccato a lei, visto che è così da sempre.
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A una decina di giorni dai fatti, poi, si attendono di conoscere ancora i dettagli del “dissenso tecnico” della consigliera Grancio sul progetto dello stadio della Roma e sulla delibera approvata in Aula Capitolina. La consigliera li ha annunciati ma non li ha mai esplicitati. Intanto Marcello De Vito, presidente dell’Aula, in un’intervista a Repubblica Roma conferma che sulle assenze «decideranno i probiviri».

Il dissenso M5S sullo stadio

Viste anche le sanzioni, nel frattempo il dissenso M5S sullo stadio si è considerevolmente ridotto. Gli ultimi giapponesi sono ancora riuniti attorno al tavolo della libera urbanistica organizzato da Francesco Sanvitto, dove si continuano a minacciare non meglio precisate azioni legali: «Spero che il nostro gruppo di lavoro che si riunirà giovedì accolga la sfida ed assieme al resto della società civile decida di denunciare le gravi illegittimità ed il conseguente enorme danno erariale».
francesco sanvitto
Nel gruppo la giunta Raggi viene definita “tra le peggiori che la città abbia mai avuto” e si dice che “gli avvocati studieranno il da farsi”. Parole, parole, parole?

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