Il filosofo Diego Fusaro colpisce ancora. Prima contro il ‘turbocapitalismo’, espressione che lo ha reso celebre in talkshow e dibattiti radiofonici, poi guru anti green pass e ora alla ribalta per le sue posizioni filoputiniane. Le ultime due battaglie, come stiamo vedendo in questi giorni, si sono saldate e il meme pubblicato sulla sua pagina Twitter da Fusaro ne è la dimostrazione. Nell’immagine sono ritratti il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, e quello russo, Vladimir Putin, impegnati in una paradossale conversazione telefonica.
Il primo chiede di lasciare in pace il popolo ucraino dando al secondo del dittatore che calpesta diritti e democrazia. A queste accuse l’autocrate risponde definendo l’ex presidente della Bce un banchiere non eletto e a capo dell’unico Paese con un ‘pass fascista’. La semplificazione proposta dal filosofo con questo meme, però, non sta in piedi. Non tiene conto, infatti, che la Costituzione italiana garantisce al presidente della Repubblica il potere di nominare il premier e che il popolo elegge i suoi rappresentanti in Parlamento, non il presidente del Consiglio.
— Diego Fusaro (@DiegoFusaro) March 19, 2022
Inoltre, quello definito pass fascista da Fusaro, ovvero il green pass vaccinale, è lo strumento che ha consentito, insieme alle altre misure di contenimento, di arginare il diffondersi del coronavirus. Salvando, peraltro, molte persone dalla terapia intensiva o peggio, dalla morte. Ma, si sa, il filosofo narcisista non è molto attento alla verità o alla realtà oggettiva. Costruisce la sua narrazione stravolgendo i fatti e piegandoli allo schema che vuole proporre. Grazie a una, va detto, abile strategia comunicativa ha così guadagnato spazio mediatico e ospitate in trasmissioni televisive e radiofoniche. Quello che però, non potrà mai conquistare con questi metodi, è la credibilità.