Feltri: «Ragazza arrostita? Molto meglio flambé»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-06-01

Vittorio Feltri, da poco direttore di Libero, ci spiega le ragioni dietro al catenaccio “nella capitale arrostiscono una ragazza di 23 anni”, in riferimento all’omicidio Sara Di Pietrantonio. “Ho usato un termine italiano per definire un concetto. Queste polemiche mi sembrano del tutto artificiose e si richiamano al cosiddetto politicamente corretto che è una sorta …

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Vittorio Feltri, da poco direttore di Libero, ci spiega le ragioni dietro al catenaccio “nella capitale arrostiscono una ragazza di 23 anni”, in riferimento all’omicidio Sara Di Pietrantonio. “Ho usato un termine italiano per definire un concetto. Queste polemiche mi sembrano del tutto artificiose e si richiamano al cosiddetto politicamente corretto che è una sorta di gabbia del pensiero. Ho usato questo termine anche perché nella vicenda romana c’è una componente che è molto prossima alla tortura, cosparsa di alcool, il tizio assassino ha acceso una sigaretta. Io non ho usato flambé come sarebbe stato più esatto. Me nel termine “arrostire” non trovo nulla di offensivo”.
vittorio feltri
E che cosa ne pensa delle persone che non si sono fermate a soccorrerla? “Bisogna precisare il contesto: tre e mezza di notte in un quartiere come la Magliana, quando tu vedi qualcosa pensi possa essere una trappola per te. Organizzano anche finti incidenti per rapinarti”. Intanto l’Ordine dei giornalisti della Lombardia, anche su segnalazione del Consiglio nazionale, rende noto di aver formalmente trasmesso la documentazione sul caso in questione al Consiglio di disciplina territoriale che, per competenza, ha aperto un’istruttoria. Gabriele Dossena, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, in una nota spiega che numerose altre segnalazioni e proteste, tra cui una raccolta di firme promossa da Change.org, sono pervenute all’Ordine, sollecitando la radiazione di Vittorio Feltri dall’Albo.

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