Endzeit: il tempo della fine per Angela Merkel?

Categorie: Fatti, Politica

La copertina dello Spiegel di oggi pronostica la conclusione dell'era Merkel sotto i colpi di Seehofer e della crisi dei profughi. Intanto un accordo a Bruxelles appare ancora lontano

“Endzeit”, “il tempo della fine”. La copertina dello Spiegel, uscito oggi in Germania, mostra le mani di Angela Merkel, nella posizione con la quale viene ormai ironicamente da anni identificata (con gli indici e i pollici congiunti), e una clessidra che indica lo scadere del tempo che si avvicina. I media tedeschi aprono oggi sul rischio sempre più pressante di un fallimento del vertice sui profughi, che dovrebbe salvare il governo Merkel, dall’ultimatum di Horst Seehofer. “Per Merkel, il tempo passa…”, titola Sueddeutsche Zeitung. Bild fa un parallelo con il calcio: “guerra dei nervi per Loew e Merkel”.



Endzeit: il tempo della fine per Angela Merkel?

Il pronostico arriva mentre il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer fa sapere che non intende far marcia indietro nella sua disputa con la cancelliera. “Se il summit Ue non porterà a soluzioni efficaci, i migranti già registrati in un altro paese verranno respinti”, ha ribadito oggi in un’intervista concessa alla Sueddeutsche Zeitung. Seehofer ha sottolineato di non aver mai chiesto la chiusura totale dei confini. “Si tratta – ha detto – di essere in grado di condurre respingimenti in maniera efficace”. Seehofer ha detto di ritenere che sarebbe inusuale se la cancelliera facesse uso del suo potere di veto per fermare il suo piano. “Non permetteremo che ciò accada”, ha proseguito, accusando la Merkel di aver “fatto di un sassolino una montagna”. La disputa fra la cancelliera e Seehofer, leader della Csu, ramo bavarese della Cdu della Merkel, rischia di provocare una grave crisi in seno alla coalizione di governo tedesca. Se la Csu dovesse uscire, l’alleanza Cdu-Spd non avrebbe più la maggioranza.



Intanto il Consiglio europeo di fine giugno sull’immigrazione sarà “difficile”, soprattutto a causa del “boicottaggio” del mini-summit di domani a Bruxelles da parte dei Paesi dell’Europa centrale, ha ammesso il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, parlando con Europe 1. “Sulle proposte fatte dal presidente, su un’autorità migratoria europea, sul rafforzamento di Frontex la cancelliera tedesca si è mossa 15 giorni fa – ha sottolineato – Questo sarà evidentemente il menu delle discussioni del Consiglio europeo della prossima settimana, che sarà difficile”. “Al momento ci sono posizioni che sono lontane”, ha osservato Griveaux, che ha poi lamentato “il boicottaggio” del minisummit da parte dei Paesi del Gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia). E se non si trova un accordo in Europa sarà la Merkel a subirne le conseguenze in Germania.

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