Emma Bonino torna in +Europa dopo la rottura, accolta con una standing ovation | VIDEO

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La fondatrice di +Europa Emma Bonino rientra nel gruppo parlamentare dopo la rottura dello scorso marzo. Al congresso di Fiumicino viene portata in trionfo, mentre Benedetto Della Vedova viene confermato segretario

Giornata di grandi ritorni in +Europa: Emma Bonino, la fondatrice del partito di matrice europeista e progressista, ha annunciato il suo rientro durante il secondo congresso nazionale all’hotel Hilton di Fiumicino, venendo accolta con una vera e propria standing ovation. ”Sono contenta di riprendere la strada con voi. Abbiamo attraversato un periodo brutto, oscuro e di scontro e mi è costato tanto farmi di lato. Ma volevo che la classe dirigente superasse l’impasse. Poi litigheremo ancora, sia ben chiaro, ma una cosa ho imparato in questi otto mesi e spero anche voi: che il rispetto non deve mai venire meno“. Con lei un altro rientro, da segretario, per Benedetto Della Vedova, votato dal 77% degli iscritti. Riccardo Magi è stato eletto presidente con il 60% delle preferenze.



La notizia arriva durante l’ultimo giorno di congresso del partito dopo polemiche e rotture. A metà marzo, Emma Bonino aveva deciso di lasciare +Europa, che ha fondato con Benedetto Della Vedova, il quale a sua volta si era dimesso da segretario. Il terremoto interno, sfociato con l’addio e le dimissioni, era arrivato in seguito a una serie di divisioni interne ed accuse, culminate con una mozione di sfiducia “pseudoanonima” presentata nei confronti dell’allora tesoriere, nella quale si chiedeva anche l’azzeramento dei vertici. “Non partecipo a questo gioco al massacro e me ne vado da sola a testa alta”, fu la risposta di Bonino. Oggi dice: “Questo vostro congresso mi riscalda. Sono contenta si sia usciti da questa dinamica introvertita con la celebrazione di questo congresso che è stato veramente bello e ben riuscito. I nostri obiettivi e i nostri valori europeisti sono chiari da tempo e senza sbavature. E sono contenta siano diventati maggioritari anche per gli altri”.



Pace fatta quindi nel piccolo partito, che conta 1.700 tesserati e si attesta intorno al 2% nei sondaggi. Uno strappo che sembrava impossibile da ricucire fino a pochi mesi fa, quando la fondatrice era arrivata addirittura a minacciare di rinunciare al suo seggio al Senato tanto che fu aspra la discussione interna.