Emanuele Morganti: il ragazzo pestato a morte ad Alatri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-03-26

Il ventenne massacrato di botte nella notte tra venerdì e sabato nella piazza centrale della cittadina ciociara è deceduto. Ora è caccia ai responsabili del pestaggio

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È morto Emanuele Morganti, il ventenne di Alatri massacrato di botte nella notte tra venerdì e sabato nella piazza centrale della cittadina ciociara. Il giovane ricoverato in un ospedale romano era stato anche sottoposto ad un intervento chirurgico ma troppo gravi le lesioni alla testa causate da pugni, calci e una spranga di ferro. A picchiarlo selvaggiamente ieri sera sono state una ventina di persone all’uscita di un circolo privato, sequestrato dai carabinieri.

Emanuele Morganti: il ragazzo pestato a morte ad Alatri

Le indagini proseguono per identificare coloro che hanno preso parte al pestaggio assassino. Nove le persone interrogate dal magistrato Vittorio Misiti. L’accusa per tutti potrebbe ora tramutarsi da lesioni gravi in omicidio volontario. Emanuele Morganti era ricoverato all’Umberto I di Roma a causa del pestaggio subito nella notte tra venerdì e sabato nei pressi di un locale in piazza Regina Margherita ad Alatri. Sulla vicenda che ha ancora i contorni poco definiti stanno indagando i carabinieri del reparto operativo di Frosinone e quelli del nucleo investigativo della compagnia di Alatri. Secondo prime ricostruzioni il giovane era all’interno del locale e avrebbe avuto una discussione con altri giovani fino a ritrovarsi fuori accerchiato e pestato brutalmente da più persone anche con l’ausilio di spranghe. Decine di persone sono state ascoltate dai carabinieri per ricostruire l’accaduto. Almeno sette sono all’attenzione più di altri. In piena notte, tutti sono tornati a casa. Le deposizioni sono ricominciate oggi. Morganti abitava a Tecchiena e faceva l’operaio.

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Emanuele Morganti: foto dalla pagina Facebook Città di Alatri

Secondo le ricostruzioni dei giornali locali Emanuele Morganti in compagnia della fidanzata aveva avuto una discussione nei pressi del bancone del Miro Music Club con un ragazzo di nazionalità albanese. Subito dopo era intervenuta la vigilanza che lo aveva portato fuori dal locale. Qui è avvenuto il pestaggio, anche con una mazza.

Al circolo musicale “Mirò Music Club”, che in ogni fine settimana organizza concerti e spettacoli musicali, era in corso una serata. All’interno il solito pienone di ragazzi e nessuno poteva immaginare quello che di lì a poco sarebbe accaduto. Secondo una prima ricostruzione e le testimonianze raccolte subito dopo, tutto è iniziato all’interno del locale. Emanuele stava ascoltando la musica appoggiato al balcone insieme alla sua fidanzata. All’improvviso si è avvicinato un giovane albanese, che qualcuno avrebbe descritto in evidente stato di ebbrezza. Il ragazzo avrebbe iniziato a infastidire la coppia, forse per apprezzamenti sulla ragazza. Di qui un primo scontro verbale con Emanuele. Un litigio che avrebbe allertato subito i buttafuori, anche loro di origine albanese, che sono intervenuti e con forza hanno trascinato fuori il ragazzo, che ha cercato di liberarsi ma inutilmente.

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Una volta fuori dal locale, Emanuele è diventato l’oggetto della rabbia e della ferocia del branco. Lui ha cercato di difendersi ma erano in troppi a sferrare colpi. Calci, pugni e, infine, una spranga, o forse una chiave inglese, con la quale il giovane è stato colpito violentemente alla testa. Devono essergli sembrati momenti interminabili, durante i quali si è consumata una violenza inaudita, animale. Intorno la concitazione, le urla disperate degli amici e di altri giovani che erano nel locale. Emanuele è rimasto a terra tramortito in una pozza di sangue e con il cranio fracassato. (Dalla pagina FB Città di Alatri)

Chi ha prestato le prime cure in ospedale ha detto che il ragazzo sembrava essere stato travolto da un’auto. A Capodanno al Mirò Music Club un altro ragazzo era stato massacrato di botte.

La settimana prossima in Piazza Santa Maggiore si terrà una fiaccolata pacifica per dire no alla violenza. L’idea è partita tramite Facebook, dove è stato creato un evento per chiamare a raccolta l’intera popolazione. Secondo quanto riferito, il pm della procura di Frosinone Vittorio Misiti e i carabinieri stanno interrogando alcuni sospettati e tra loro ci sarebbero anche alcuni ragazzi albanesi, come il giovane che avrebbe litigato con la vittima all’interno del locale. Una svolta nelle indagini potrebbe arrivare nelle prossime ore.

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