Elisa Bulgarelli e Paolo Bernini: niente ripescaggio per i due M5S

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Molti sono stati ripescati ma loro due no. Paolo Bernini ed Elisa “Jack” Bulgarelli non fanno parte della lista di deputati e senatori o esclusi o classificatisi in posizioni troppo rischiose per essere rieletti nelle Parlamentarie ma ripescati nei collegi dell’uninominale. A molti è stata data una chance nella competizione più difficile: se vincono il collegio andranno in parlamento. Tra questi Giorgio Sorial, arrivato solo terzo ma ora pronto a sfidare gli altri partiti a Brescia; Daniele Del Grosso – primo delle ‘riserve’ – candidato adesso nel collegio di Chieti; mentre Andrea Colletti, deputato arrivato terzo nel proporzionale, correrà sempre in Abruzzo nel collegio di Pescara. Emanuele Scagliusi, anche lui era il primo dei ‘supplenti’ in Puglia, sara’ candidato nel collegio di Monopoli. Un’altra possibilità viene data anche a Francesco D’Uva nel collegio di Messina (pure lui alle parlamentarie si era piazzato terzo). Viene ripescato pure il senatore Andrea Cioffi (anche lui era arrivato terzo): correrà in Campania nel collegio di Salerno. E Marco Scibona (era quarto in Piemonte): in corsa nel collegio di Moncalieri.

Non vengono recuperati, invece, negli uninominali né il deputato Paolo Bernini né la senatrice Elisa Bulgarelli. Il primo, deputato “animalista” diventato subito famoso perché appena arrivato in parlamento parlò di microchip con l’inviato di Ballarò, ha pubblicato qualche giorno prima dell’inizio delle Parlamentarie una foto sulla sperimentazione animale e Telethon che aveva portato alla dissociazione del M5S (una dissociazione ipocrita, visto che Bernini non ha fatto altro che ripetere quello che il M5S negli anni aveva scritto sul blog di Grillo riguardo la sperimentazione animale); dopo l’esito delle Parlamentarie Bernini aveva pubblicato un mesto saluto al Parlamento, ma in seguito erano circolate voci sulla possibilità di un suo ripescaggio. Ma alla fine Luigi Di Maio ha deciso diversamente. La Bulgarelli invece è sempre stata dipinta come una dissidente, anche perché veniva dalle zone in cui il M5S aveva avuto i primi successi elettorali e poi aveva cominciato con le espulsioni.

Fatale però potrebbe esserle stato quanto detto in più occasioni riguardo Rousseau, dipinto come “segreteria del partito 5 Stelle, ovvero il centro dei cerchi e cerchietti magici del MoVimento”. Frasi del genere, spesso finite sui giornali, non hanno certo bendisposto gli attivisti e all’epoca – si vociferava – sarebbe stata a rischio procedimento disciplinare. Poi la Bulgarelli era successivamente rientrata nei ranghi evitando uscite fino al giorno delle Parlamentarie. Ma evidentemente non è bastato. Ora i due sono nelle liste, ma in posizioni tali da rendere difficile o quasi impossibile il loro ripescaggio.