La storia del sondaggio fake che incorona Cancelleri (ma ce n'è un altro che…)

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-10-20

La Stampa accusa: la rilevazione pubblicizzata ieri dai grillini siciliani non era di una società accreditata. Il M5S smentisce. Intanto però un altro sondaggio, pubblicato da Repubblica, dà Cancelleri vicino a Musumeci

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Tra i grillini e i sondaggi c’è una relazione complicata che però si può sintetizzare in poche parole: i sondaggi che li danno in svantaggio non piacciono, quelli che li danno in vantaggio li apprezzano. Giancarlo Cancelleri, austero candidato in Regione Sicilia, non sfugge alla sintesi e ieri su Facebook ha pubblicizzato i risultati di una rilevazione che lo dà in vantaggio su Nello Musumeci, che corre per il centrodestra. Con un piccolo problema, però: scrive la Stampa quel sondaggio è  realizzato da una piccola società con un solo proprietario-dipendente che ha messo su un sito per pubblicare il sondaggio realizzato e che non risulta accreditata sul portale curato dal Dipartimento per l’informazione. Il M5S però smentisce.

Il sondaggio fake che incorona Cancelleri

Ma andiamo con ordine. Ieri Giancarlo Cancelleri parte in quarta e parla di sondaggi che non riescono più a “nascondere” la sua avanzata elettorale, certificata, a suo dire, da una rilevazione “che ci dà in testa, per la prima volta (è stato realizzato da Kleix per Marketing in Politica). Io non credo ai sondaggi, ma credo alle piazze che vedo e credo alle persone che incontro. I siciliani hanno capito il gioco di Musumeci, che è solo una foglia di fico dietro cui si nascondono impresentabili arrestati e condannati e tutti quei politici che hanno già governato e davastato (sic!) la Sicilia: Miccichè, Cuffaro, Genovese, Lombardo and co”. Da come la frase è vittimisticamente formulata, secondo Cancelleri i sondaggisti vorrebbero tanto nascondere il suo successo nelle rilevazioni ma i numeri sono talmente clamorosi che non ce la fanno e la prova è il sondaggio che lo dà in vantaggio.

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Giancarlo Cancelleri e il sondaggio su Facebook

Lasciamo al lettore il compito di apprezzare tutta la logica insita dietro il ragionamento di Cancelleri e andiamo invece a leggere cosa ha scoperto Ilario Lombardo sulla Stampa riguardo la società che ha fatto il sondaggio:

Leggiamo: «Realizzato da Keix per Marketing in politica». Keix però non risulta accreditata sul portale curato dal Dipartimento per l’informazione, sotto la Presidenza del Consiglio, www.sondaggipolitcoelettorali.com, sul quale secondo una legge del 2000 «debbono essere obbligatoriamente resi disponibili tutti i sondaggi che abbiamo valenza politica ed elettorale».
Marketinginpolitica.com è un sito abbastanza spoglio di informazioni, con diverse notizie in home page su Luigi Di Maio e il M5S. Nei credits scopriamo che appartiene alla Srl Marketing Research Systems (MRS), con sede a Milano, in viale Gian Galeazzo, 17. Il numero di telefono, con prefisso milanese, risulta sempre occupato. Il dominio però è stato registrato a Toronto lo scorso 8 maggio, al numero 96 di Mowat Avenue.
Su LinkedIn ha tre follower, su Twitter 15. Anche La Keix – Data for Knowledge è parte della società con sigla MRS, come appare dal citofono. Per trovarlo però dobbiamo scendere da Milano a Catania, in Corso delle province 25. Sul sito, ancora in costruzione, dove è spiegato che la Keix si occupa di market analysis e business intelligence, c’è di nuovo un telefono con prefisso 02, cioè di Milano, che risulta inesistente.

L’altro sondaggio su Cancelleri e Musumeci

Ma perché una società di Catania ha un numero di Milano? E soprattutto: è normale che il committente di un sondaggio (Marketing in Politica) e chi lo realizza (Keix) siano la stessa persona? In questo caso, racconta La Stampa, sarebbe Salvatore Panarello, consulente per le strategie di marketing, residente ad Aci Castello e nella cui casa nel 2003 è stato registrato il dominio della Keix. Il quotidiano rigira il coltello nella piaga ricordando come funziona la normativa per i sondaggi:

Chiunque, infatti, può divertirsi con i numeri. Non con quelli della politica, monitorati dalla legge e dai regolamenti del garante delle comunicazioni. L’Agcom in sostanza fissa dei paletti: chi pubblica la ricerca deve corredarla di una nota informativa (su metodo, campione, area territoriale, tipologia di intervista ecc..) ma soprattutto il sondaggio deve essere presente sul sito della Presidenza del Consiglio. Se non tutto è filato secondo norma, basta un esposto all’Agcom per far aprire un’istruttoria. A quel punto l’autorità chiede all’editore della testata – in questo caso il blog di Grillo – di pubblicare entro 48 ore una nota di rettifica in cui si precisa che quel sondaggio non aveva il bollino del governo. Se non lo fa si becca una multa che può arrivare a 250 mila euro.

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Ma la storia non finisce qui. Perché il M5S smentisce: “Sapevamo che con questa rubrica ci saremmo divertiti, non poco. Oggi il premio de #LaBallaDelGiorno va a La Stampa che questa mattina pubblica un articolo infamante nei confronti del M5s dal titolo ‘Cancelleri e Grillo incappano nel sondaggio fake’. Secondo la Stampa, Keix, la società che ha materialmente realizzato il sondaggio sulle regionali siciliane per conto di marketinginpolitica.com, ‘non risulta accreditata sul portale del Dipartimento dell’Informazione della presidenza del Consiglio’. E’ un chiaro falso, che potete confrontare voi stessi sul sito istituzionale, dove nell’elenco degli accreditati compare anche Mrs srl-Keix e il sondaggio che dava in testa il nostro Giancarlo Cancelleri sullo sfidante Micchiché. Ehm… volevamo dire Cuffaro. Ah, no, Lombardo. Scusateci: Musumeci!”. E’ quanto si legge in un post sul blog di Beppe Grillo a firma del M5s. “Insomma, la vera fake news è quella de La Stampa che non solo deve chiedere scusa al MoVimento 5 Stelle e a Giancarlo Cancelleri, ma deve scusarsi anche con i propri lettori. Tutto questo perché vogliono impedirci di vincere in Sicilia; quotidiani organici al sistema come la Stampa stanno facendo l’impossibile per fermarci, ma saranno i cittadini a decidere”, attacca il blog di Beppe Grillo che conclude: “Un’ultima cosa al quotidiano di Torino e, in particolare, al suon egregio direttore Maurizio Molinari: fate attenzione alle false notizie che pubblicate, perché chi è già incappato in una gaffe siete proprio voi, ve la ricordate sì? Beatrice Di Maio vi dice qualcosa?”. A stretto giro di posta arriva la risposta della Stampa: ‘La Stampa conferma quanto scritto e la correttezza della ricostruzione’, si legge in una nota del giornale a proposito dell’articolo dal titolo ‘Cancelleri e Grillo incappano nel sondaggio fake’ relativo a una rilevazione della società Keix che è stato attaccato in un post del M5s sul blog di Beppe Grillo. ‘Il sondaggio della società in questione – scrive La Stampa – è apparso solo questa mattina sul sito curato dalla presidenza del Consiglio. Quindi dopo l’uscita del nostro articolo. Basta vedere la data riportata nell’elenco dei sondaggi, un elemento che il M5s non riporta nell’attacco nei nostri confronti sul blog. Il ritardo ci è stato confermato dal titolare della società Keix che, dopo l’articolo, ha sollecitato il dipartimento del governo per la pubblicazione‘. ‘Inoltre – conclude la nota del quotidiano torinese – risulta confermato ogni dettaglio riportato nell’articolo riguardo alla natura e alla storia della società di rilevazione’.

L’altro sondaggio su Cancelleri e Musumeci

Ma le vicende non finiscono qui. Perché se il primo sondaggio non ha tutte le caratteristiche in regola per essere considerato tale, c’è da dire che oggi Repubblica ne pubblica uno realizzato da Demos & PI e condotto tra il 16 e il 18 ottobre nel quale Musumeci e Cancelleri risultano molto vicini, anche se il candidato di centrodestra è ancora avanti:
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A dividerli sono tre punti percentuali di differenza, quindi la corsa quando mancano più di due settimane alle elezioni, è ancora aperta. In più, anche un sondaggio di Demopolis certifica che Musumeci e Cancelleri possono  contare, entrambi, su un bacino potenziale del 42%: si tratta di elettori siciliani che prendono in considerazioni più opzioni e che non escludono oggi di poterli votare il 5 novembre.  Il candidato del Centro Destra Nello Musumeci, con il 36%, avrebbe oggi un lieve vantaggio sul leader del Movimento 5 stelle in Sicilia Giancarlo Cancelleri, attestato al 35%. La sfida elettorale appare più complessa per il rettore Fabrizio Micari e per il centrosinistra, su cui pesa non solo la divisione con l’area di sinistra guidata da Claudio Fava, ma anche e soprattutto l’eredita’ del Governo uscente. Micari otterrebbe oggi il 21%, con un potenziale stimato al 27; piu’ distante Fava al 7%, con un potenziale del 15%.  Insomma, “i giornali non riescono a nascondere”, come direbbe Cancelleri, che il M5S si sta avvicinando al centrodestra. Con un dettaglio: per farlo i giornali pubblicano sondaggi in perfetta regola; quello che vorrebbe amministrare la Sicilia nemmeno si accorge di ciò che pubblica.
EDIT: Una nota dell’azienda:

In merito all’articolo pubblicato su La Stampa del 20/10/2017 scritto da Ilario Lombardo, smentiamo quanto riportato dal quotidiano nazionale sulla veridicità del sondaggio e sull’esistenza della nostra azienda e del brand Keix. Precisiamo che il nostro sondaggio è frutto di una rilevazione fatta sul campo su tutte e nove le province siciliane suddivise in aree di rilevazione in modo da avere la massima rappresentatività all’interno delle province stesse.
MRS srl – Keix è una società registrata sul portale governativo sondaggi politico elettorali ed ha già pubblicato altre rilevazioni regolarmente registrate sul portale http://www.sondaggipoliticoelettorali.it, incluso il sondaggio di cui è oggetto il presente comunicato stampa.
L’articolo che riporta il risultato del sondaggio è stato pubblicato sul sito marketinginpolitica.com in data 18 Ottobre e successivamente ripreso da diversi organi di stampa.
I risultati del sondaggio sono stati inseriti sul portale il 19 ottobre 2017 a seguito della sua pubblicazione sul sito marketinginpolitica.com. La procedura di pubblicazione finale è stata completata il 20 Ottobre entro le 48 ore previste, così come certificato dai dirigenti coordinatori del Servizio per i rapporti con i mezzi di informazione, previa comunicazione scritta.
Replicando a quanto riportato dal Lombardo, la pubblicazione del sondaggio sul portale governativo deve avvenire solo dopo la pubblicazione del sondaggio stesso sul sito committente ed entro le 48 ore successive alla pubblicazione del sondaggio stesso. Così è stato fatto ed in tal senso abbiamo avuto conferma anche da parte della presidenza del consiglio dei ministri e del portale http://www.sondaggipoliticoelettorali.it che ha avallato l’assoluta regolarità della pubblicazione nei suoi tempi e modalità .
Keix – M.R.S. è un’azienda che si occupa di consulenza di marketing strategico, analisi di mercato, business intelligence. Ha solo in Italia una rete con oltre 800 rilevatori e che si estende ad i 5 principali paesi europei, Regno Unito, Germania, Francia, Spagna nei quali ha luogo larga parte delle propria operatività con oltre 1500 rilevatori.
Ha sede in Italia a Milano e Catania regolarmente registrate presso le Camere di Commercio delle due città dove è presente dal 2008.
Marketing in politica http://www.marketinginpolitica.com è un blog che ha una visione strategica, neutrale e analitica rispetto alle dinamiche politico elettorali dall’agenda politica italiana ed internazionale, nato la scorsa primavera per valorizzare l’ampia esperienza fatta nel corso degli anni nella gestione di analisi politiche indipendentemente dal brand Keix, più orientato al business, dal quale però riceve supporto professionale e metodologico.
I riferimenti ed i collegamenti tra i due brand sono chiari e sono riportati sul sito di marketing in politica ed i siti web ed i domini sono regolarmente registrati a nome dell’amministratore e socio fondatore Salvatore Panarello.
La registrazione del dominio http://www.marketinginpolitica.com è stata fatta su http://www.squarespace.com provider canadese che fornisce sia il template del sito che la registrazione del dominio e non ha, come lasciato intendere, alcun intento dissimulatorio, bensì è parte del pacchetto di servizi acquistato la scorsa primavera per mettere in produzione il blog specializzato sulla politica.
Ci riserviamo di valutare eventuali azioni legali.

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