Tutto cambia affinché nulla cambi. I risultati del primo turno delle elezioni presidenziali in Francia hanno confermato i pronostici della vigilia, seppur con qualche variazione in termini percentuali rispetto alle aspettative. Il Presidente uscente Emmanuel Macron è stato il più votato, conquistando il 27,6% dei consensi. Il capo dell’Eliseo, il prossimo 24 aprile, se la dovrà vedere con Marine Le Pen al ballottaggio: la leader del Rassemblement National (il partito di estrema destra francese) ha ottenuto il 23,4%. Un a sfida che ricalca in pieno quanto già accaduto nel 2017.
Percentuali più alte per Emmanuel Macron che, alla vigilia del voto per le elezioni Francia era accreditato del 25% in un testa a testa con Marine Le Pen. E, invece, il primo turno ha offerto uno scarto maggiore tra il Presidente uscente e la leader del partito di estrema destra. Entrambi i candidati, però, hanno migliorato il risultato del primo turno del 2017. E ora è già tempo di campagna elettorale. Perché il prossimo 24 aprile i cittadini francesi saranno nuovamente chiamati alle urne per scegliere il prossimo capo dell’Eliseo. Ma sulla scheda, a differenza di quanto accaduto ieri, ci saranno solamente due nomi e non più 12.
Dettagli che possono modificare lo status quo. Subito dopo le prime proiezioni, infatti, sono arrivati i primi endorsement: il leader della sinistra, Mélenchon (che ha ottenuto il 21,9% dei voti, non distante da Marine Le Pen) ha immediatamente invitato i suoi elettori a non votare per l’estrema destra. Insomma, meglio votare per Macron. E così anche altri leader politici sconfitti, come la socialista Anna Hidalgo che, però, ha ottenuto meno del 2% dei voti.
Secondo le prime proiezioni, dunque, Emmanuel Macron è il grande favorito per la riconferma all’Eliseo. Gli ultimi sondaggi parlano di un testa a testa che potrebbe concludersi con una vittoria del Presidente uscente per 54 a 46. Decisivi, però, saranno questi ultimi giorni di campagna elettorale. Come spesso accade, infatti, i valori potrebbero essere ribaltati e un fattore trainante potrebbe esser rappresentato dall’affluenza (al primo turno ha partecipato il 74,86% degli aventi diritto). Marine Le Pen potrà sfruttare la sponda degli elettori di destra, quelli che domenica hanno votato per Zemmour e Pécress. Si parla, in termini di percentuali, di numeri che non dovrebbero consentirle di colmare il gap. Ma la storia delle elezioni ha raccontato di molte sorprese dietro l’angolo.
(foto IPP)