La Polizia a Ponte San Luigi (Imola) ha preso in consegna, dai poliziotti francesi, Ikram Ijaz, cugino di Saman, arrestato il 30 maggio scorso a Nimes in Francia mentre tentava di raggiungere alcuni parenti in Spagna. Il 28enne è indagato nel procedimento per la sparizione della 18enne pachistana, istruito presso la procura di Reggio Emilia. L’uomo sarà associato presso un Istituto Penitenziario, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Proseguono i carotaggi del terreno per agevolare il lavoro delle unità cinofile impiegate oggi nelle ricerche a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Secondo l’ipotesi investigativa dei carabinieri la ragazza sarebbe stata uccisa e il corpo sarebbe stato nascosto nelle vicinanze. Oltre ai cani per le ricerche sarà usato l’elettromagnetometro. In mattinata intorno alle 11 è previsto sul posto un sopralluogo del sostituto procuratore titolare dell’inchiesta Galli.
“Come comunità pakistana non accettiamo queste forme di violenza”. Lo ha detto all’Adnkronos Malik Adnan Sher, che è portavoce della comunità pakistana piemontese: “La maggior parte delle volte si confonde tra religione e cultura ma quanto è accaduto non ha nulla a che fare con la religione perché la religione islamica dice che tutte le persone hanno la libertà di scegliere i loro sposi e le loro spose”, aggiunge sottolineando “è un atto di cultura violenta che dimostra che ci sono persone che non riescono a capire, che sono ancora legati a un certo tipo di mentalità da cui non riescono ad uscire”.
“Le seconde generazioni hanno combattuto e stanno ancora combattendo per cambiare questa mentalità di chi è venuto prima e che non permette soprattutto alle ragazze di essere libere di fare una vita tranquilla, di studiare e di sposarsi”, osserva ancora rilevando che “noi come giovani pakistani residenti in Italia non possiamo sopportare queste forme di violenza, le condanniamo in maniera forte e siamo impegnati a combatterle”.