Dove vanno gli italiani che emigrano

Categorie: Attualità, FAQ

Come funzionano gli spostamenti degli italiani negli ultimi dieci anni e cosa è cambiato

“La geografia dei nuovi lavori. Chi va, chi torna, chi viene” è il saggio di Camilla Gaiaschi pubblicato in ebook nei Quaderni della Fondazione Feltrinelli che oggi Dario Di Vico illustra sul Corriere della Sera. Il progetto è partito dal blog Nuvola del lavoro (nuvola.corriere.it) e si concentra su un tema di grande attualità perché la mobilità del lavoro è in clamorosa accelerazione:



Le conclusioni a cui arriva Gaiaschi possono essere sintetizzate così: a) si impenna il numero degli italiani che espatriano e Londra è la metà più attrattiva; b) cala la quantità di stranieri che arrivano da noi e l’Italia è stazione di transito; c) all’interno del Paese aumenta la propensione a cambiare città, ma non sono le grandi industrie a fare da calamita bensì i territori a vocazione innovativa.

Nella prima infografica, che tratta le destinazioni degli italiani che emigrano, vediamo che il paese verso cui si indirizza il maggior numero di connazionali è la Gran Bretagna, seguito da Germania e Svizzera.

Le prime dieci destinazioni degli italiani che emigrano (Corriere della Sera, 19 luglio 2015)

Il secondo grafico invece mostra l’andamento dell’emigrazione dal 1995 al 2013, anno in cui si è raggiunto il picco dei movimenti verso l’estero con più di 80mila italiani immigrati.
L’andamento dell’emigrazione dal 1995 al 2013 (Corriere della Sera, 19 luglio 2015)

La terza infografica invece ci racconta come funzionano le migrazioni interne: a differenza degli anni precedenti, gli spostamenti si hanno verso regioni con più startup e lavori più innovativi, rispetto a quelle più industrializzate come potevano essere il Piemonte e la Lombardia.
La mobilità interna (Corriere della Sera, 19 luglio 2015)