L'audio rubato di Delrio che dice tutta la verità sul manicomio PD

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-02-17

Un meraviglioso fuorionda spiega meglio di qualsiasi congresso la tragica situazione dei democratici, tra quelli che «non capiscono un cazzo perché sarà come la rottura della diga in California» e gli altri che fanno sul serio ma anche no…

article-post

Se volete sapere cosa pensa un politico è perfettamente inutile intervistarlo. Molto meglio rubargli un audio, come ha fatto Repubblica stamattina pubblicando i discorsi tra il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il presidente della Commissione Trasporti della Camera Michele Meta. La location è un forum sul trasporto pubblico romano e i due, come di consueto, parlano invece di quello che gli interessa di più.

Proviamo a interpretare quello che si sono detti Delrio e Meta. «Domenica riusciamo ad evitare (la scissione)? Ma secondo te questi barano o fanno sul serio?», esordisce il presidente della Commissione Trasporti. «Una parte ha già deciso», replica Delrio, che aggiunge «Poi ci sono dentro anche i renziani … diminuiscono i posti da distribuire, eh?». La frase, carica di sottintesi, è però comprensibilissima: nel fronte che urla “Scissione” c’è chi vuole farla davvero e chi no. Ad occhio, si direbbe che vuole farla davvero chi non ha niente da perdere ed è meno propenso chi avrebbe qualcosa da perdere, ovvero una maggioranza traballante nelle regioni che amministra (Michele Emiliano ed Enrico Rossi). Poi Delrio spiega che chi non vede l’ora che la minoranza PD levi le tende sono proprio i renziani, e per un motivo nobile e di alta politica: meno correnti ci sono da rappresentare, più aumenta il peso specifico di ogni corrente rappresentata. Quindi i renziani ci guadagnano posti, in teoria. Nella pratica magari la pattuglia PD potrebbe finire molto ridimensionata dalle prossime elezioni.
E infatti Delrio glielo spiega come a un bambino di tre anni: «Perché loro pensano che sia una cosa a loro vantaggio, ma non capiscono un cazzo perché sarà come la rottura della diga in California». Più chiaro di così è difficile: il ministro dice che da una piccola crepa si finirà per non governare più l’acqua, ovvero l’emorragia di addii e quindi di voti. In tutto ciò, «Lui si adopera per contrastare ‘sta roba, Matteo?», chiede Meta. La risposta di Delrio è tanto onesta quanto sconcertante: «Guarda, te lo dico tra te e me, io ci ho litigato di brutto perché non è che puoi trattare questa cosa come un passaggio normale… tu devi far capire che piangi se si divide il PD, non che te ne frega, chi se ne frega… Non ha neanche fatto una telefonata su… ma come cazzo fai in una situazione del genere?». E in questa ultima frase rubata c’è tutto Matteo Renzi: mentre con le parole invita a “partecipare”, nei fatti lavora per ottenere la scissione. Ma anche la minoranza PD ritratta da Delrio viene descritta come molto diversa rispetto alle parole bellicose dei suoi rappresentanti, visto che c’è una parte degli scissionisti che la scissione in realtà non la vuole.  Qui invece si ribadisce quanto scritto giorni fa: se davvero vogliono la scissione, la facciano e non la annuncino. Questa sceneggiata infinita è ormai al fischio finale.

Leggi sull’argomento: La solita sceneggiata della scissione del PD

 

Potrebbe interessarti anche