Daniele Luttazzi indagato per evasione fiscale

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La notizia sul Giornale: sotto accusa la Krassner Entertainment e i diritti d'immagine. Lo schema della scatola vuota e il rischio condanna

Il Giornale apre oggi con la notizia di Daniele Luttazzi indagato per evasione fiscale. La procura di Civitavecchia, secondo quanto Patricia Tagliaferri, lo indaga perché lui è residene a Fregene, vicino Roma. Daniele Fabbri (questo il vero nome del comico) è nei guai con la sua società, la Krassner Entertainment, a cui ha attribuito la cura della sua immagine di artista. Da quella società veniva riconosciuto al comico un compenso del 25%, ma questa, sempre stando a quanto dice la Procura, sarebbe stata corrisposta attraverso una falsa rappresentazione contabile, volta ad evadere il pagamento dell’Irpef per un valore che supera i 140mila euro. Gli investigatori che hanno messo il naso nella documentazione hanno scoperto un illecito fiscale che supera la soglia oltre la quale si pagano solo sanzioni amministrative, e di conseguenza il procuratore ha chiesto il processo. L’udienza preliminare non è ancora stata fissata.
 
DANIELE LUTTAZZI INDAGATO PER EVASIONE FISCALE
Scrive il Giornale che la verifica fiscale è terminata nel 2013. L’escamotage è quello a cui sono ricorse molte celebrità per dribblare il fisco. Spiega il quotidiano di Sallusti:



Il meccanismo è semplice, anche se la materia è tecnica e si presta a interpretazioni diverse.Si creano società fiduciarie per cedere a se stessi i diritti di sfruttamento della propria immagine con un notevole vantaggio fiscale visto che le persone giuridiche hanno aliquote decisamente più vantaggio se rispetto alle persone fisiche. E spesso accade che le società dei divi siano delle scatole vuote, create solo per la gestione dei diritti di immagine. In questo caso scattano le sanzioni. A Luttazzi viene contestata la violazione del decreto legislativo n. 74 del 10 marzo 2000, che disciplina i reati in materia di imposte sui redditi. L’articolo 3, per la precisione (dichiarazione fraudolenta mediante artifici), che viene punita con la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni.

Nel frattempo la Procura ha disposto il sequestro di un conto corrente dell’artista. Il suo avvocato, Andrea Parlatore, ha dichiarato al giornale che si tratta di un equivoco.