Daniela Aiuto: l'europarlamentare delle ricerche su Wikipedia si autosospende

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-03-17

Daniela Aiuto ha annunciato il 15 marzo scorso sul suo profilo Facebook di essersi autosospesa dal MoVimento 5 Stelle. L’europarlamentare, in nome della trasparenza, non ha spiegato il motivo della sua scelta anche se ha scritto di aver preso la decisione «per tutelare la mia persona e soprattutto l’immagine del Movimento 5 Stelle». Ha fatto …

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Daniela Aiuto ha annunciato il 15 marzo scorso sul suo profilo Facebook di essersi autosospesa dal MoVimento 5 Stelle. L’europarlamentare, in nome della trasparenza, non ha spiegato il motivo della sua scelta anche se ha scritto di aver preso la decisione «per tutelare la mia persona e soprattutto l’immagine del Movimento 5 Stelle». Ha fatto sapere di averlo fatto da una settimana. La Aiuto era una dei sei europarlamentari italiani nei guai per i rimborsi con l’OREF. Secondo l’accusa ha chiesto rimborsi per studi sul turismo che le sarebbero serviti per svolgere l’attività parlamentare ma che secondo l’accusa sono copiati da Wikipedia.
daniela aiuto
Lei stessa ha annunciato che provvederà “personalmente a rimborsare le fatture già saldate”. “I servizi parlamentari hanno contestato alcune ricerche che ho commissionato ad una società di consulenza, perché ritenute frutto di plagio e quindi non rimborsabili dal Parlamento europeo”, ha spiegato Aiuto in una nota. “Ho quindi disposto la sospensione del pagamento delle fatture già emesse. Inoltre ho comunicato ai servizi parlamentari che provvederò personalmente a rimborsare le fatture già saldate”. La deputata del M5S, che si definisce “parte lesa” e promette di collaborare con i servizi parlamentari per tutelare il Movimento 5 Stelle”, intende anche agire “legalmente nei confronti della società di consulenza per il rimborso delle somme già sostenute e anche per il risarcimento di ogni ulteriore danno”. La nota è stata pubblicata anche su Facebook:
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Purtroppo nessun particolare, nemmeno il nome della società di consulenza, è stato fornito dalla Aiuto per spiegare la sua posizione. Proprio il 15 marzo si era diffusa sui giornali abruzzesi la notizia di un’acquisizione presso il Comune di Vasto di documenti relativi a non meglio specificati “reati edilizi” della casa di proprietà di mio padre. Lei aveva smentito:

Premesso che la Guardia di Finanza non ha effettuato alcuna perquisizione, ti dico per trasparenza e per smontare le fandonie dichiarate da certi personaggi, come stanno le cose.
1. Il Comune di Vasto ha emanato un provvedimento di reiezione della domanda di permesso di costruire indirizzato ai miei genitori avverso il quale è ammesso – nel termine di 60 giorni dalla notifica – ricorso avverso il TAR ABRUZZO.
2. Il provvedimento è stato notificato in data 09 febbraio 2017 sicché il termine per il deposito del ricorso andrà a scadere il prossimo 09 aprile. Gli avvocati stanno predisponendo il relativo ricorso.
Ho incaricato i miei legali di tutelare la mia immagine e di quella della mia famiglia in sede civile e penale. È arrivato il momento di finire di infangare l’onestà delle persone ed il limite della mia pazienza è stato ampiamente superato.”

Leggi sull’argomento: I sei europarlamentari italiani sotto accusa a Bruxelles per i rimborsi

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