«Cosa vuoi che siano quattro firme false a Palermo?»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-11-02

Andrea Cecconi, presidente del gruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, ha rilasciato oggi un’intervista a Brunella Bolloli di Libero. Nel colloquio, alla domanda sulla storia delle firme false a Palermo, Cecconi risponde in maniera piuttosto avventata, ovvero praticamente confermando la falsità delle firme. In più, la sua risposta sembra simile a quelle che hanno …

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Andrea Cecconi, presidente del gruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, ha rilasciato oggi un’intervista a Brunella Bolloli di Libero. Nel colloquio, alla domanda sulla storia delle firme false a Palermo, Cecconi risponde in maniera piuttosto avventata, ovvero praticamente confermando la falsità delle firme. In più, la sua risposta sembra simile a quelle che hanno reso famoso Andrea Alongi su Internet

Siamo in campagna elettorale.
«Si voterà a febbraio del 2018 e intanto c’è il referendum, dove noi portiamo avanti le ragioni del no. Ma il referendum è un problema del Pd, è Renzi che ne ha fatta una questione di sopravvivenza».
E voi siete in compagnia di Fi, Lega, Fdi, e minoranza dem…Che effetto fa?
«Loro fanno la loro campagna, noi la nostra. Per noi la questione non è il bicameralismo, avere due Camere anziché una, come cambiare il Parlamento, ma chi abita il Parlamento. Vogliamo gente onesta e non modificare la Costituzione se poi si nominano dei ladri».
Di recente, però, avete avuto parecchi guai. Come la mettete con le vicende di Roma e con le firme false a Palermo e a Bologna?
«Qualcosa c’è stato, sì, ma quanto abbiamo perso? Praticamente niente. I nostri errori sono veniali, dettati da inesperienza, cosa vuole che siano quattro firme false a Palermo, se poi gli altri hanno rubato a mani basse per anni?

andrea cecconi

EDIT: Andrea Cecconi smentisce di aver detto quello che ha pubblicato Libero:

– “Smentisco ciò che è stato riportato oggi da un quotidiano. Non ho mai affermato che a Palermo sono state falsificate delle firme, ma che non si possono paragonare casi che hanno gravità differenti. Ho inoltre ribadito di aver massima fiducia nei miei colleghi, rispetto alla vicenda su cui sta indagando la magistratura. Confidiamo nel lavoro dei giudici e siamo i primi che vogliono avere chiarezza su questa vicenda in quanto ci riteniamo parte lesa”. Così il presidente dei deputati M5S Andrea Cecconi.

Curiosamente, Cecconi ha smentito subito dopo che l’Adn Kronos aveva scritto che la procura di Palermo aveva intenzione di sentirlo:

La Procura di Palermo, che indaga sullo scandalo delle firme false del M5S alle amministrative del 2012 di Palermo, ascolterà a breve, come apprende l’Adnkronos, il capogruppo del M5S alla Camera Andrea Cecconi. Su quella vicenda ci fu un’inchiesta della Digos, che però finì con l’archiviazione. Adesso la nuova inchiesta della Procura di Palermo, coordinata dal Procuratore aggiunto Bernardo Petralia e del pm Claudia Ferrari. I magistrati, in questi giorni, stanno eseguendo degli accertamenti su quanto accaduto nel 2012. A breve inizieranno anche gli interrogatori. Tra i primi proprio Andrea Cecconi, che oggi ha rilasciato l’intervista in cui parla delle firme false.

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