Cosa succede a chi non paga il canone Rai nella bolletta della luce

di Luca Conforti

Pubblicato il 2015-10-20

Venghino, siòre et siòri, venghino. Il canone RAI si pagherà in bolletta ma a rate. In sei comode rate (come dicono nelle televendite) da 16,66 euro cadauna per un totale di 99,96 euro, che il signor Rossi si ritroverà direttamente nel rendiconto della luce, appositamente appesantito alla bisogna. Le rate avrebbero come data di inizio …

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Venghino, siòre et siòri, venghino. Il canone RAI si pagherà in bolletta ma a rate. In sei comode rate (come dicono nelle televendite) da 16,66 euro cadauna per un totale di 99,96 euro, che il signor Rossi si ritroverà direttamente nel rendiconto della luce, appositamente appesantito alla bisogna. Le rate avrebbero come data di inizio febbraio, ma pare francamente difficile che si riuscirà a mettere d’accordo tutte le società elettriche sulle procedure per quella data. Ma il governo è forte dell’appoggio dell’ENEL. E che succede se il signor Rossi non paga? Lo spiega oggi Aldo Fontanarosa su Repubblica:

Il signor Rossi va all’ufficio postale, compila un bollettino in bianco e versa il solo importo della corrente rifiutando di pagare anche il canone della tv. A quel punto, il radar della società elettrica individua il potenziale evasore e lo segnala all’Agenzia delle Entrate. La società elettrica ha tutto l’interesse a “denunciare” il signor Rossi perché altrimenti – se dorme – rischia una sanzione di 30 euro (l’anno) per ogni segnalazione mancata. Così dice l’ultima bozza della Legge di Stabilità. Il signor Rossi, l’italiano medio, non si ferma. Dopo aver pagato la sola corrente – e scansato il canone Rai – scrive all’Agenzia delle Entrate e autocertifica di non essere tenuto al versamento della imposta televisiva. Sostiene, in pratica,di non avere in casa un televisore, un computer, un tablet o altra diavoleria capace di mostrare un programma televisivo.
A quel punto, la palla è nel campo della Rai e dell’Agenzia delle Entrate, chiamate a dimostrare che il signor Rossi è il solito irriducibile portoghese del canone tv. Qui la Legge di Stabilità prevede due tagliole. Se beccato, l’evasore subirà una «sanzione amministrativa» di 500 euro. Se beccato – altra novità rilevante – l’evasore avrà violato la legge 445 del 2000 sull’autocertificazione e sarà perseguibile in sede penale. Ora, queste due tagliole non sono acqua fresca. Ma solo l’esperienza dimostrerà quanto mordono chi è determinato a ignorare la gabella di Viale Mazzini.

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Il canone RAI nella bolletta della luce: il confronto con l’Europa (5 ottobre 2015)

Insomma, violazione amministrativa e sanzione più reato perseguibile in sede penale. Non male, no?
Edit: va precisato che per il possesso di un computer si paga solo se questo è dotato di un sintetizzatore tv (grazie a chi lo ha segnalato nei commenti al post)

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