Fermi tutti, già si cambia. L’avevano sbandierata come una soluzione ineludibile che, invece, è stata già elusa e modificata nel suo impianto. Una proposta dimezzata rispetto agli annunci iniziali che parlavano di un limite massimo alzato fino a 10mila euro per effettuare i pagamenti in contanti in Italia. Dopo le prime bizze interne alla nuova maggioranza di governo, infatti, i “toni” del provvedimento – che dovrebbe essere inserito nella prossima Legge di Bilancio per entrare in vigore a partire dal 1° gennaio del 2023 – sono stati smussati e si corre verso un aumento del limite (a oggi di 2mila euro, ma che secondo quanto previsto dalla normativa vigente sarebbe dovuto scendere a mille euro dal prossimo anno), ma con il tetto ai contanti di 5mila euro.
Secondo quanto riportato da diversi quotidiani, il governo Meloni si è già incagliato nelle prime discussioni interne proprio sul primo provvedimento che dovrebbe essere discusso nel prossimo Consiglio dei Ministri. E l’urgenza – per un qualcosa che pare essere realmente poco urgente rispetto alle priorità del nostro Paese – è evidente, visto che in poche settimane dovrà essere scritta e approvata la nuova Legge di Bilancio. E quel limite di 10mila euro dovrebbe essere dimezzato, portando il tetto ai contanti 5mila euro.
Ma perché si è arrivati a una proposta dimezzata? Dopo le polemiche sulla proposta della Lega – certificata anche dall’approvazione di Giorgia Meloni durante le sue dichiarazioni programmatiche al Senato -, Forza Italia ha criticato questa decisione. E lo ha fatto Giorgio Mulè che non ha lesinato critiche:
“Il tetto sul contante non è un elemento del programma del governo Meloni, né una priorità. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo discorso programmatico non ne ha mai parlato, ha solo risposto a una domanda dell’opposizione in sede di replica al Senato. Trovo sommamente offensivo che tutta l’attenzione sia sulla soglia di 10mila euro al contante. È una baggianata straordinaria. È Bagnai della Lega che ha deciso di fare questa proposta, così come ci sono altre 1200 proposte di legge già depositate”.
Inoltre, il deputato e portavoce di Forza Italia ha detto che dell’aumento del tetto ai contanti non se ne parlerà nel prossimo Cdm e che questa proposta potrebbe non vedere mai la luce. Da qui, dunque, i tentativi di mediazione e il dimezzamento della cifra massima con cui effettuare (forse) i pagamenti in contanti in Italia.
(foto IPP/picture alliance)