Cosa hanno capito i grillini sulla chiusura delle indagini su Virginia Raggi

Ieri la Procura di Roma ha chiuso le indagini sul cosiddetto “pacchetto nomine” di Virginia Raggi. L’atto di chiusura delle indagini di norma precede la richiesta di processo e quindi la Sindaca di Roma rischia il rinvio a giudizio. Alla Sindaca della Capitale è contestato l’abuso d’ufficio in relazione alla nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica, il falso per quella alla direzione Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele, ex capo del personale. È stata invece chiesta l’archiviazione per il caso della nomina di Carla Raineri e per il dossieraggio sull’attuale Presidente del Consiglio Comunale Marcello De Vito.

La notizia della chiusura delle indagini su Virginia Raggi

Per non turbare i lettori e gli elettori del MoVimento 5 Stelle ieri il Fatto Quotidiano ha dato la notizia in un modo tale da far credere che i guai giudiziari della Sindaca fossero finiti. Non che ci sia da preoccuparsi, perché i veri garantisti sanno che non è ancora stata formulata la richiesta di rinvio a giudizio e che in ogni caso ci prima di poter parlare di colpevolezza bisogna attendere l’esito del processo. Ma questi tutto sommato sono dettagli di poco conto.

Guardate la delicatezza del Fatto nel dare la notizia sulla Raggi rispetto a quella della chiusura delle indagini su Alemanno. Nessun accenno nel sommario al fatto che l’atto preluda alla richiesta di rinvio a giudizio.

Un altro grande successo di Virginia Raggi

Gli elettori del 5 Stelle non hanno quindi nulla da temere. Ma dal momento che hanno qualche carenza per quanto riguarda la comprensione del funzionamento dei procedimenti penali si sono lasciati andare ai festeggiamenti. Perché la chiusura delle indagini significa che i magistrati non hanno più nulla da dire, no? Quindi la Raggi è innocente (ed effettivamente lo è fino a sentenza definitiva, ma vai tu a spiegarle certe cose ai garantisti a giorni alterni).

E così la chiusura delle indagini diventa un altro grande successo della sindaca; una bellissima notizia finalmente!

 
I magistrati (e i Poteri Forti™) ci hanno provato ma gli è andata male. L’onestà torna di moda.

Grazie a questa notizia c’è chi è disposto ad alzare i voti alla Raggi, da sette e mezzo a nove meno meno (giusto per un paio di cosucce da poco che non è riuscita ancora a sistemare).

Il PD si può attaccare al c… e finalmente è stato dimostrato che era tutta una cosa montata ad arte per gettare fango sulla sindaca e sul M5S.

Ormai non serve nemmeno celebrare il processo, nessuno ha mai dubitato dell’innocenza di Virginia e mai ci riuscirà.

Che poi, diciamocelo, perché parlare di “indagini”? Mica è una delinquente del PD. Si dovrebbe trovare un termine nuovo, più grazioso, più onesto.

Certo, qualcuno ha ancora dei dubbi. Il caso è stato chiuso definitivamente o c’è il rischio che ci sia un “prosequio d’indaggini”? In ogni caso nessuna paura, roma pentastellata ti sarà ancora più vicina!

La festa è davvero grande, perché ora Virginia è stata riabilitata anche agli occhi dei pentastellati più intransigenti ed esigenti (non che abbiano mai dubitato di lei, sia ben chiaro).

Anche la sorella di Marcello De Vito non sembra aver capito bene il significato di quello che è successo ieri visto che su Facebook commenta: “così sono tutti tranquilli e si va avanti..”

Un grande classico: le indagini pilotate

Qualcuno però non si è limitato a leggere il titolo e dopo aver letto l’articolo ha scoperto anche quali sono i reati contestati alla Raggi.

Anche qui però non ci si preoccupa troppo. Colpa dei magistrati “super partes” che ti vogliono incastrare Virgi.

Il grande ritorno delle toghe rosse, questa volta contro il M5S.

A voi non puzza questa cosa che la Procura ci abbia messo così poco a chiudere le indagini?

E con tutti i politici che rubano perché proprio accanirsi con la Raggi?

Prima di processare la sindaca i magistrati dovrebbero procedere a indagare sui reati più gravi. Buon lavoro a tutti!

Lo sconforto però inizia a farsi strada nei cuori pentastellati. Se non fai parte del sistema non ti lasciano governare. È un’ingiustizia!

Ma non perdiamoci d’animo, perché ora Roma ha un sindaco degno di questo nome, e le accuse sono “sciocchezze” ancora tutte da verificare. Niente in confronto alle ruberie del passato. L’innocenza di Virginia Raggi deve essere dichiarata d’ufficio. Roma ha bisogno di lei.