I 547 bambini vittime di violenze nel coro di Ratisbona

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-07-18

Circa 500 ragazzi del coro di “Regensburger Domspatzen” hanno subito maltrattamenti fisici e 47 sono stati fatti oggetto di aggressioni sessuali e abusi, ha indicato l’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla Chiesa di fare luce sulla vicenda

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Almeno 547 ragazzi del celebre coro cattolico tedesco di Ratisbona sono rimasti vittime di maltrattamenti e abusi compiuti tra il 1945 e l’inizio degli anni ’90. E’ quanto si legge in un nuovo rapporto finale presentato dall’avvocato Ulrich Weber alla Chiesa, e divulgato dai media tedeschi.

I 547 bambini vittime di violenza nel coro di Ratisbona

Circa 500 ragazzi del coro di “Regensburger Domspatzen” hanno subito maltrattamenti fisici e 47 sono stati fatti oggetto di aggressioni sessuali e abusi, ha indicato l’avvocato Ulrich Weber, incaricato dalla Chiesa di fare luce su questa vicenda assurta agli onori della cronaca nel 2010. Il Coro di Ratisbona, di antichissime origini, è stato per circa 30 anni (sino al 1964) diretto da Georg Ratzinger, fratello del Papa Emerito Benedetto XVI. Secondo Weber i funzionari della Chiesa coinvolti hanno promosso e praticato una “cultura del silenzio” che ha permesso loro di agire indisturbati per anni.

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Georg Ratzinger con Benedetto XVI (foto da: Repubblica)

Le vittime hanno descritto la loro esperienza scolastica e corale come “una prigione infernale e un campo di concentramento”, ha detto Weber, aggiungendo che molti avevano descritto quegli anni come i peggiori della loro vita, caratterizzati dalla paura, dalla violenza e dalla disperazione. Le prime accuse di abusi sessuali sono arrivate nel 2010, sollevate da alcuni membri del coro. Tre anni dopo più di 400 persone si sono presentate dettagliando gli abusi che avevano subito da funzionari della Chiesa Cattolica.

Georg Ratzinger e Benedetto XVI

Il coro è stato gestito da Georg Ratzinger, fratello maggiore di Papa Benedetto, dal 1964 al 1994: in questo periodo, racconta Deutsche Welle, si è verificata la maggior parte degli abusi. Georg Ratzinger, secondo Weber, era a conoscenza di alcuni fatti anche se ha sempre negato tutte le accuse. Le prime denunce di abusi e violenze risalgono a episodi del 1945, anche se la maggioranza dei denunciati ha riferito di episodi verificatisi tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta.

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Alexander Probst: uno dei ragazzi abusati a Ratisbona

La denuncia più recente risale al 1992. Gli autori del dossier hanno dichiarato che sperano che i risultati dell’indagine possano aiutare le vittime a trovare la pace. La diocesi di Regensburg deve ancora pronunciarsi sui risultati, ma ha lavorato a stretto contatto con Weber per ottenere i risultati. La Chiesa ha proposto agli abusati di pagare una compensazione che va dai 5mila ai 20mila euro.

La storia di Alexander Probst

La Deutsche Welle ha raccontato la storia di uno degli abusati, Alexander Probst. Da ragazzino era entrato nel coro di Ratisbona nel 1968. Probst e i suoi compagni di studio sono stati insultati, umiliati, picchiati e abusati regolarmente fino al suo trasferimento alla scuola superiore, dove un insegnante avrebbe abusato di lui sessualmente almeno un centinaio di volte. Quando ha raccontato al padre cosa succedeva a Ratisbona è stato immediatamente ritirato dalla scuola. Nel 2010 Probst ha raccontato i dettagli sugli abusi subiti e all’inizio di quest’anno ha pubblicato un libro sulla sua esperienza.
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“Le vittime hanno descritto i loro anni di scuola come una prigione, come l’inferno e come un campo di concentramento. Molti si ricordano di quegli anni come il periodo peggiore della sua vita, caratterizzato da paura e violenza”, si segnala nel nuovo rapporto sulla vicenda. Il fratello del papa emerito Benedetto XVI, Georg Ratzinger, è stato direttore del coro per trenta anni, tra il 1964 e il 1994. “Se fossi stato a conoscenza dell’eccesso di violenza utilizzato, avrei fatto qualcosa (…) mi scuso con le vittime”, disse Georg Ratzinger in un’intervista del 2010 alla stampa tedesca.

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