Il complotto di Glaxo per i vaccini obbligatori in Italia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-05-22

Esperti ricercatori di Google hanno scoperto che la multinazionale del farmaco investirà un miliardo in quattro anni nella ricerca sui vaccini. Vaccini che verranno venduti in tutto il mondo. Ma per i complottisti anti-vax tutto si collega al ritorno delle vaccinazioni obbligatorie a scuola volute dal governo

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Gli antivaccinisti, è noto, sono esseri molto interessanti da osservare. Ad esempio credono che i vaccini siano la causa dell’autismo. Oppure credono che i vaccini non servano a nulla se non a fare ingrassare Big Pharma. Quando succede che per colpa degli antivaccinisti il governo decida di reintrodurre le vaccinazioni obbligatorie la colpa torna ad essere di Big Pharma.

Quelli che hanno scoperto gli investimenti Glaxo in Italia

Se ci si pensa è incredibile. Gli eroi anti-vax, i Genitori Preoccupati™ e seguaci delle più bizzarre teorie pseudoscientifiche per anni hanno combattuto contro i vaccini e le case farmaceutiche. E, stando alle cifre sulla copertura vaccinale, in parte potrebbero anche aver vinto. In fondo se tanti genitori hanno paura dei vaccini è merito loro. Di conseguenza se il Ministero ha deciso di tornare all’obbligo del certificato vaccinale a causa del basso livello di copertura vaccinale è grazie agli anti-vax.
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Ma non è così perché i ricercatori della verità hanno già scoperto cosa si nasconde dietro il decreto del governo. Indovinate un po’? Proprio una delle multinazionali del farmaco, la GlaxoSmithKline (Gsk). La fonte è un articolo del Sole 24 Ore datato 13 aprile 2016 che in questi giorni è tornato a galla perché dimostra che Big Pharma ci vuole tutti vaccinati.
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Un anno fa la Glaxo aveva annunciato di voler investire un miliardo di euro (nell’arco di quattro anni) in Italia. Un piano di sviluppo che riconosceva l’eccellenza italiana nel campo della ricerca farmaceutica e che salvaguardava i livelli occupazionali.

Il complotto del regalo del governo a Big Pharma

Prima di essere messi in commercio i vaccini vanno inventati e prodotti. Che a farlo siano le case farmaceutiche e non la signora Maria nello scantinato mescolando succo di limone e bicarbonato nella sua biowashball è un dato di fatto. Da un punto di vista economico e occupazionale è meglio che questi vaccini vengano prodotti in Italia che all’estero. Inoltre la notizia sulla Glaxo riguarda un investimento che la multinazionale ha fatto nel nostro Paese con i suoi soldi. Non si tratta di soldi che il governo ha dato alla Glaxo.
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Ma c’è di più: l’investimento della Glaxo è destinato principalmente al polo toscano della ricerca sui vaccini. Fortunatamente nessuno ha ancora fatto notare che la madre di Beatrice Lorenzin è di origine toscana.
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Il punto è che in quell’articolo del Sole 24 Ore viene spiegato come mai la Glaxo sta investendo in Italia. Non perché “sapeva” che il governo avrebbe deciso per il ritorno delle vaccinazioni obbligatorie. Ma perché nel polo di ricerca di Siena il professor Lino Rappuoli (Novartis-Gsk) ha scoperto un nuovo vaccino contro il meningococco B. Ma per chi vuole a tutti costi vedere un complotto e sogna un nuovo caso de Lorenzo questi sono solo ulteriori prove a carico del complotto. Che però non esiste.
Foto copertina via Twitter.com

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