Gli striscioni contro Virginia Raggi scomparsi dalla Tangenziale Est a Tiburtina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2016-12-11

Dopo neanche 24 ore gli striscioni recanti la scritta ‘Raggi: la sopraelevata va abbattuta’ appesi dai cittadini alla Stazione Tiburtina sono stati rimossi

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Ieri il Comitato Cittadini Stazione Tiburtina ha appeso numerosi striscioni dalla sopraelevata della Tangenziale est per chiedere alla Raggi di non definanziare il progetto di abbattimento della stessa, annunciato nella variazione di bilancio del 28 ottobre. “Le prime notizie che ci arrivavano dal Campidoglio e dalle relative Commissioni consiliari – spiegava una nota del Comitato stesso – ci dicevano che l’idea dell’amministrazione 5 stelle era di togliere il vincolo sui circa dieci milioni di euro già stanziati dalla Giunta Alemanno per la riqualificazione e lasciati dormienti fino ad oggi per utilizzarli per pagare le spese correnti, con l’impegno di rifinanziare l’opera di abbattimento nel bilancio del prossimo anno. La parola non è stata evidentemente mantenuta e nella bozza di bilancio in discussione in aula Giulio Cesare dei soldi per l’abbattimento non c’è traccia. Ciò che come cittadini critichiamo in primis a questa Giunta è la totale assenza di dialogo con i cittadini. Scriviamo continuamente all’indirizzo mail istituzionale della Raggi per richiedere incontri o per proporre qualcosa, non ci risponde mai nessuno, neanche l’ultima ruota del carro del Gabinetto del Sindaco. La sopraelevata antistante la Stazione Tiburtina è oggi la prima causa di degrado dando dimora a numerosissimi senza tetto, parcheggiatori abusivi, accampamenti rom e qualsiasi altro tipo di persone problematiche. Meno di quindici giorni fa è addirittura morta una persona lì sotto”.
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Gli striscioni contro Virginia Raggi scomparsi dalla Tangenziale Est a Tiburtina

“È davvero sconcertante – proseguiva il comunicato del Comitato Cittadini Stazione Tiburtina – come questa amministrazione comunale possa eliminare un progetto di riqualificazione gia’ finanziato senza neanche scambiare due parole con la cittadinanza che da oltre dieci anni si batte per chiedere l’abbattimento. La stessa cittadinanza dell’area è già vessata da questa amministrazione e dalle relative scelte in tema di immigrazione. Per qualche strano motivo l’Ama ha addirittura sospeso da ormai un anno l’ordinaria pulizia settimanale della zona. Come cittadini siamo disposti a confrontarci con tutte le posizioni discordanti dalla nostra, ma non potremo mai davvero accettare questo modo di agire dittatoriale della Sindaca. Se continuerà a trascurare la cittadinanza troverà altre mille San Basilio in strada”.
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Ma oggi gli striscioni sono “scomparsi”:  “Dopo neanche 24 ore gli striscioni recanti la scritta ‘Raggi: la sopraelevata va abbattuta’ appesi dai cittadini alla Stazione Tiburtina indirizzati alla Sindaca la cui amministrazione sta definanziando l’opera di riqualificazione della zona sono stati rimossi dalle forze dell’ordine perché ritenuti offensivi”, scrive in una nota il Comitato Cittadini Stazione Tiburtina che aggiunge: “Prendiamo atto che a Roma è ormai diventato impossibile comunicare civilmente con la Sindaca e la sua Giunta. Le abbiamo provate tutte, mail formali, manifestazioni, comunicati stampa, social network e ora anche gli striscioni. La Sindaca ha deciso di evitare qualsiasi comunicazione coi cittadini. Addirittura se qualcuno si rivolge a lei con parole civili si offende. Come cittadini chiediamo scusa per la lesa maestà commessa nei confronti della nuova monarca della Città di Roma. Mentre i riferimenti nazionali del suo movimento girano le piazze parlando con tutti constatiamo l’esatto contrario a Roma dove parlare con qualcuno della Giunta è un privilegio concesso a pochi e tra i pochi non ci sono i cittadini ma troviamo, ad esempio, gli attivisti del Baobab che per mesi hanno ammassato illegalmente clandestini sotto le nostre case”.

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