Come hanno preso i free-vax il sequestro preventivo di Butac

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-04-09

Free vax, esperti di scie chimiche e nemici dei Poteri Forti festeggiano la “chiusura” di Butac iniziando a stilare liste di proscrizione per tutti i siti di debunking. Nel frattempo il dottor Pagliara, che con la sua denuncia per diffamazione ha dato il via all’azione legale nei confronti del sito, prova a fare chiarezza sulle sue posizioni

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Il sequestro preventivo di Butac.it – Bufale un tanto al chilo – ha colto tutti di sorpresa. Il sito fondato da Michelangelo Coltelli è attivo da anni nel fare chiarezza su bufale, episodi di disinformazione e fake news. È quindi facilmente immaginabile come il sito, nel corso di questi anni, si sia fatto parecchi “nemici” che ora festeggiano per l’oscuramento di Butac. Butac tornerà – promette il fondatore – non appena le questioni legali relative alla denuncia fatta dal dottor Claudio Pagliara nei confronti del sito saranno chiarite.

Claudio Pagliara tra medicina “tradizionale”, medicina olistica e medicina quantistica

Butac.it quindi non ha chiuso per sempre, e Coltelli ci tiene a farlo sapere ai lettori ricordando come tutti gli altri canali social continuino ad essere operativi. Il sito è stato messo sotto sequestro, in attesa che un processo accerti la sussistenza o meno delle accuse di diffamazione mosse a Butac dal dottor Claudio Pagliara, medico oncologo esperto di Medicina Olistica protagonista di un articolo pubblicato nel 2015 su medicina olistica e autoguarigione. Sulla sua pagina Facebook il medico ha pubblicato l’intervista concessa a Tg1 Medicina evidenziando di non avere trovato “assolutamente nulla che possa giustificare le affermazioni gravemente diffamatorie”.

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Nell’intervista Pagliara parla brevemente del complesso rapporto tra emozioni e malattia, tra salute psicologica e salute fisica. Non fa alcuna affermazione sulle terapie da seguire (o non seguire) ma si limita a dire che in seguito alle sue ricerche ha appreso delle “verità” che “possono rendere più facile il percorso di guarigione per chi ha già una malattia più o meno importante”.

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Il dott. Claudio Pagliara nell’intervista a TG1 Medicina

Quando la giornalista Manuela Lucchini gli chiede se “una persona può farcela da sola” Pagliara si limita a rispondere spiegando che “bisogna pensare positivo”, imparare “a sapere gestire lo stress e ad esprimere le emozioni negative” e concludendo che gli “affetti hanno un ruolo terapeutico” perché “l’amore è la più grande medicina”. Su Facebook l’oncologo precisa di non aver mai affermato che bisogna affidarsi unicamente alla medicina olistica ma  che «bisogna curare l’essere umano a 360 gradi, con l’esigenza quindi di integrare, cioè aggiungere alla terapia tradizionale, validata scientificamente, anche tutti gli altri strumenti derivanti dalle nuove frontiere della ricerca scientifica e rappresentate dalla epigenetica, dalla biologia molecolare, dalle neuroscienze, dalla fisica quantistica etc.».

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Un esempio di “soul coaching” basato sulla Medicina Quantica

Il dottore sembrerebbe quindi avere qualche interesse – come del resto dimostra la sua partecipazione a questo convegno organizzato dal Centro di Medicina Quantistica gestito da una naturopata quantica –  nella cosiddetta “medicina quantica” (o quantistica). Nel workshop che si è tenuto nell’ottobre 2017 Pagliara ha parlato (stando al programma) anche di concetti molto delicati come i pensieri che influenzano il DNA:

Vedremo che i pensieri funzionano come degli interruttori che accendono e spengono parti diverse del DNA.
Ogni cellula, ogni organo ed ogni punto del nostro corpo sa sempre che esiste quel specifico pensiero, con tutte le conseguenze che questo comporta.
Ogni cellula è un ologramma che sa, in ogni istante, ciò che avviene nel mondo interno e nel mondo esterno, sebbene, come vedremo attraverso alcuni filtri importanti.

La medicina quantica è una forma di medicina non convenzionale “di frontiera” che vive delle suggestioni delle teorie della fisica quantistica e che promette, tramite il raggiungimento di uno stato superiore di conoscenza (e di coscienza) miracolose capacità di autoguarigione. I principi base della “Quantum Medicine” sono gli stessi di tante altre forme di medicine alternative (come la radionica) basate sulla chiropratica e si fonda sul controllo dell’energia vitale interiore degli esseri viventi.

I festeggiamenti dei Free-vax per il sequestro di Butac.it

Chi festeggia per la “chiusura” di Butac.it però ha un interesse molto più superficiale nella questione. La soddisfazione è semplicemente quella di chi vede scomparire “un nemico”. In numerosi gruppi free-vax si è festeggiato per il sequestro del sito quasi come se finalmente fosse stata vinta una millenaria battaglia.

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Come tutti i siti, i giornali, i medici (e le persone in genere) Butac non è infallibile. Ma i commenti di soddisfazione per l’oscuramento del sito trascendono la vicenda giudiziaria non ancora conclusa. Nel mirino (o meglio nei desideri) ci sono però ancora altri siti di “debunking” o divulgazione scientifica. Ma come dice in modo molto salace un utente, ormai il più è fatto: “infilata la punta, il resto vien da sé”.

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La lista dei siti “da chiudere” è lunga: iovaccino, bufale.it, il sito di David Puente, la pagina del dottor Roberto Burioni e medbunker, il blog gestito dal dottor Salvo Di Grazia. Tutta gente a quanto pare “pagata dal governo per screditare chi dice la verità”.

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Ma se la gioia dei genitori per la libertà di scelta è comprensibile nel suo essere prevedibile molto più grave è la reazione di SìAmo, il partito politico fondato da Dario Miedico che su Facebook commenta la notizia del sequestro di Butac.it scrivendo “ora attendiamo per il Ministero della Sanità”.

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Secondo i gestori della pagina Butac “ammorbava l’aria da anni” e per aver fatto questa fine deve “aver pestato i piedi a qualcuno di troppo”. Nulla di tutto questo ovviamente, visto che una querela per diffamazione (e Butac ne ha ricevute molte) è normale amministrazione per chi gestisce un sito di informazione.

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Non tutti però festeggiano. In un gruppo per la libertà di scelta c’è chi parla di “ragioni d’interesse” che spiegano la “deriva sull’obbligatorietà vaccinale presa da Coltelli” ma è al tempo stesso preoccupato da quello che definisce “un atto di censura”.

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In gioco c’è la libertà d’espressione, spiega il genitore preoccupato dal fatto che l’oscuramento di Butac possa essere in qualche modo un brutto presagio per tutti coloro che difendono la libertà di parola oltre che la libertà di scelta. butac sequestro freevax

Non tutti sono d’accordo, perché la libertà d’espressione non può essere difesa e tutelata “quando questa è palesemente a favore di leggi come la Lorenzin”. La confusione regna sovrana quando si confondono opinioni espresse su un sito privato con atti  del governo.

Butac.it al servizio dei poteri forti!

C’è però davvero chi ritiene che lo Stato, il Governo o i poteri occulti siano in qualche modo coinvolti nella redazione degli articoli di Butac. L’unica cosa che Coltelli ha fatto – assieme ad altri debunkers ed esperti di fake news – è stata quella di partecipare ad incontri organizzati dalla ex Presidente della Camera Laura Boldrini.

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Ma per l’esperto sanremese la verità è un’altra, Coltelli ha ammesso “di collaborare con le istituzioni” e il sequestro potrebbe essere dovuto al fatto che “sono cadute le difese da parte del PD”.

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Che il diavolo se li porti via con tutti i loro padroni satanisti, commenta un utente che posta un’immagine che spiega che il titolare di Butac è “un rotariano” (ovvero iscritto al Rotary, non un alieno proveniente dal pianeta Rota).

EDIT 10 APRILE 2018: Il sito di Butac è tornato leggibile, a parte la pagina che conteneva l’articolo sotto indagine. A dare la notizia è l’avvocato Federico Cappelletti, che insieme alla collega Anna Maria Cesari assiste il blogger bolognese Michelangelo Coltelli, responsabile della pagina web che da anni si batte per smascherare le fake news. “Dopo i colloqui che abbiamo avuto ieri in Procura – ha spiegato l’avvocato Federico Cappelletti -, il pm ha disposto il dissequestro del sito. Ovviamente l’articolo considerato diffamatorio rimane oscurato. Possiamo dire che da un lato è stata ripristinata la proporzionalità e dall’altro la libertà di informazione”.

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