Fatti
Come è finita a Livorno la grande baruffa nel M5S
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2015-12-15
Dopo le lettere di “sospensione” e in attesa dell’espulsione dei tre consiglieri dissidenti nel MoVimento livornese volano gli stracci
Dopo la sospensione e l’avvio della procedura di espulsione dal MoVimento 5 Stelle per aver violato “violato in modo grave, ripetuto e sostanziale gli obblighi assunti alliatto di accettazione della candidatura” Giuseppe Grillotti attacca duramente il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Grillotti è uno dei tre consiglieri comunali livornesi del M5S (con lui Alessandro Mazzacca e Sandra Pecoretti) che stanno per essere espulsi dal partito per aver dichiarato la loro indisponibilità a votare a favore della decisione del sindaco sul concordato preventivo su AAMPS, l’azienda municipalizzata dei rifiuti.
Quinto e ultimo.
Posted by Giuseppe Grillotti on Friday, 11 December 2015
Giuseppe Grillotti, in aula con la felpa con scritto Padrone di Niente, Servo di Nessuno
E chi l’ha detto che le felpe in politica sono solo quelle di Matteo Salvini? Grillotti, che già nel suo precedente intervento in Consiglio Comunale aveva espresso parere negativo alla decisione fortemente voluta dal Sindaco durante il suo ultimo intervento da consigliere di maggioranza ammette di “aver sbagliato tutto” nel sostenere la candidatura di Nogarin a Sindaco di Livorno. In particolare Grillotti ha accusato Nogarin di aver gestito la cosa pubblica come se fosse roba sua: «ha gestito la macchina amministrativa come se fosse una cosa di sua proprietà» ma il problema secondo quello che con ogni probabilità diventerà presto un ex-5 stelle è quello già noto del MoVimento, e in particolare il suo leader politico Beppe Grillo, dove si confonde la libertà d’espressione e la possibilità di agire secondo coscienza come un atto di dissidenza nei confronti della linea del partito. Eppure, ricorda Grillotti, il voto su AAMPS non è stata la prima delibera sulla quale ha votato in maniera difforme (ma non contraria, precisa) dal partito.
Forse però in questo caso Beppe ha voluto impartire una lezione ai suoi, perché sul tema della gestione dell’azienda per l’asporto dei rifiuti e del suo buco milionario si gioca il futuro del MoVimento che da sempre mena vanto di saper amministrare meglio di PD e Forza Italia ma che, alla prova dei fatti, si trova ingabbiato nella medesima situazione. Dure le critiche a Nogarin in questo senso quando Grillotti dice che «su Aamps non abbiamo saputo far meglio che mettere una persona che risulta indagata per peculato» spiegando che, a suo avviso, se fosse dipeso dal Sindaco «il ricorso contro Ato non si sarebbe mai fatto». Anche riguardo la commissione di indagine su AAMPS Grillotti ci va giù duro: «non si venga a raccontare la favoletta che tutto è partito dal sindaco… si è astenuto, i coperchi non li ha mai voluti togliere».
Secondo
Posted by Giuseppe Grillotti on Friday, 11 December 2015
Le reazioni dei sostenitori del M5S
Come sempre in questi casi chi “dissente” viene accusato di curare solo i suoi interessi particolari e di non aver a cuore il progetto del movimento. Insomma in poche parole di essere un traditore soprattutto perché Grillotti ha annunciato che non lascerà il suo posto in Consiglio ma che semplicemente abbandonerà i banchi della maggioranza.
E intervengono anche i parenti di altri consiglieri comunali M5S…
Ma il consigliere pentastellato ha anche un discreto numero di fan che ne approfittano per dire che la colpa è tutta della leadership nazionale.
Solita dialettica tra giunta e maggioranza che si ritrova ovunque, diranno i più smaliziati, ed in parte è certamente vero ma c’è anche dell’altro, perché Grillotti ha detto chiaramente che lui se potesse tornare indietro sosterrebbe qualsiasi altro candidato (non il PD però perché ha fatto disastri a Livorno). Il problema è che Grillotti risulta essere più grillino di Grillo, perché l’accusa che rivolge al primo cittadino di Livorno sono le stesse che i pentastellati rivolgevano alla precedente amministrazione, ovvero quella di non essere stato in grado di fare nulla in questo anno e mezzo da Sindaco di Livorno. Poi è vero che Grillotti si fa un po’ prendere la mano e si paragona a quelli che si opponevano al regime nazista di Hitler o a quello di Stalin. Paragone sembra davvero fuori luogo, ma in fondo sempre di grillini stiamo parlando.