Il Codacons denuncia l'Ordine per la radiazione di Roberto Gava

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-04-22

Il Codacons, in una nota, annuncia di denunciare, con l’ipotesi di violenza privata e abuso d’ufficio, l’Ordine dei Medici di Treviso per aver radiato Roberto Gava, medico 59enne, per la sua presunta posizione anti-vaccini. “La radiazione del primo medico colpevole di posizioni critiche nei confronti dei vaccini, decisa dall’Ordine dei medici di Treviso, – rileva …

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Il Codacons, in una nota, annuncia di denunciare, con l’ipotesi di violenza privata e abuso d’ufficio, l’Ordine dei Medici di Treviso per aver radiato Roberto Gava, medico 59enne, per la sua presunta posizione anti-vaccini. “La radiazione del primo medico colpevole di posizioni critiche nei confronti dei vaccini, decisa dall’Ordine dei medici di Treviso, – rileva Codacons – apre ufficialmente la caccia alle streghe in Italia e riporta il nostro paese ai tempi bui dell’Inquisizione”. “Abbiamo deciso di presentare un esposto contro l’Ordine dei medici di Treviso – precisa – chiedendo di aprire una indagine per le possibili fattispecie di violenza privata e abuso di atti d’ufficio. La radiazione di un medico per il solo fatto di aver espresso delle idee – osserva – rappresenta un fatto abnorme, un pericolosissimo atto di censura di stampo medievale che ci fa seriamente temere per la libertà dei camici bianchi nel nostro paese. Ci chiediamo infatti – prosegue – se il prossimo passo sarà quello di bruciare vivi in piazza i medici che oseranno avanzare perplessità circa il tema delle vaccinazioni, così come si faceva durante il periodo dell’Inquisizione con i soggetti accusati di eresia”.
Dr gava vaccinazioni pediatriche
Codacons “invita i medici italiani contrari alla decisione dell’Ordine di Treviso a non farsi intimorire e a inviare una mail al Codacons per manifestare la propria contrarietà alla radiazione” e chiede “ai componenti dell’Ordine di dichiarare se hanno o hanno avuto in passato rapporti con aziende farmaceutiche le quali, come noto, proprio in Veneto furono accusate di regalare milioni di euro ai medici per invogliarli a prescrivere i loro farmaci, accuse poi cadute in Cassazione.

Leggi sull’argomento: Roberto Gava: cronaca di una radiazione annunciata

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