Cecilia D’Elia vince le suppletive a Roma: il seggio lasciato da Gualtieri resta al PD

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Una vittoria netta della candidata dal Partito Democratico, anche se l'affluenza è stata bassissima

Una partita senza storia, ma segnata inesorabilmente dal dato dell’affluenza. Alla fine, però, è il risultato quello che conta: Cecilia D’Elia, candidata del Partito Democratico, ha ottenuto il 59,43% dei consensi nelle suppletive alla Camera di Roma per il seggio uninominale Lazio 1 (quello della zona Trionfale) e ha conquistato il seggio di Montecitorio lasciato vacante da Roberto Gualtieri, eletto sindaco della capitale solo qualche mese fa. Una sfida senza rivali, con gli altri candidati finiti a distanza siderale.



Cecilia D’Elia (PD) vince le suppletive alla Camera di Roma

I dati ufficiali parlano chiaro: Cecilia D’Elia ha sfiorato i due terzi dei consensi. Agli altri le briciole. Il centrodestra aveva provato a recuperare quel seggio puntando tutto su Simonetta Matone che, già alle elezioni comunali, faceva parte del ticket (avrebbe dovuto, secondo le intenzioni iniziali, ricoprire il ruolo di vice-sindaca) con il candidato sindaco Enrico Michetti. Ma, anche in questa occasione, i numeri hanno dato torto alla strategia di Salvini, Meloni e Tajani (o Berlusconi): solo il 22,42% dei partecipanti a questa tornata di Suppletive alla Camera ha deciso di dare fiducia al nome scelto da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.



Ancor più staccati gli altri. Valerio Casini, di Italia Viva, ha sfiorato il 13%. Beatrice Gamberini di Potere al Popolo ha di poco superato il 3%. Meno del 2% per il candidato autonomo Lorenzo Valli.

Distacchi siderali. Ma a saltare all’occhio è il dato dell’affluenza. Perché solamente l’11,3% degli aventi diritto al voto in questa tornata di Suppletive alla Camera si è recata al seggio per esprimere la propria preferenza. Questo vuol dire che solamente 20.865 cittadini capitolini su oltre 185mila hanno deciso di spendere mezz’ora della propria domenica per decidere il sostituto di Roberto Gualtieri alla Camera dei deputati. Non è un qualcosa di nuovo, visto che le Suppletive non hanno l’appeal di altre tornate elettorali. Ma è significativo.

(Foto IPP/Fabio Cimaglia)