La Casaleggio e la brutta fine di TzeTze e de La Fucina, declassati a blog di cucina e ricette salutari

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-01-22

I due siti che per anni sono stati funzionali alla formazione del consenso del M5S e alla creazione di una narrativa alternativa propria dei pentastellati prima maniera non hanno chiuso i battenti ma si sono trasformati in risorse di ricette “naturali” dove viene spiegata l’importanza dell’alimentazione. Come mai?

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C’erano una volta due siti di riferimento della narrativa pentastellata “prima maniera”. Questi due siti erano TzeTze e La Fucina, entrambi creazioni della Casaleggio Associati che continua a gestirli ancora oggi. Qualcosa però è cambiato. Ed è iniziato a cambiare dopo che qualcuno si è accorto che i contenuti pubblicati da TzeTze e La Fucina potevano essere associati ai grillini e nuocere. Tant’è che la pagina di Grillo, che per anni ha condiviso post dei due siti della Casaleggio, ha smesso di farlo dopo l’inchiesta di Buzzfeed del novembre 2016.

Quando la Casaleggio usava TzeTze e la Fucina 

Il legame tra Grillo, la Fucina e TzeTze era già stato “scoperto” nel 2014 da Sebastiano Messina che su Repubblica parlava dei legami tra i due blog aziendali della Casaleggio e l’house organ del MoVimento. Scriveva all’epoca Messina: «Per il M5S giornali e televisioni sono “trombettieri del sistema”. Ma il blog del leader e i siti di Casaleggio padre e figlio costruiscono una realtà a senso unico: dove i pentastellati vincono sempre e il cancro si combatte con sale e canapa».

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La pagina Facebook de la Fucina è scomparsa

La Fucina e TzeTze erano al tempo due siti famosi per l’utilizzo massiccio del clickbaiting e spesso dediti a spacciare bufale scientifiche mediche o a rilanciare notizie “INCREDIBILI, SENSAZIONALI, CHE NESSUNO VI DIRÀ MAI”. Non c’è mai stato alcun legame ufficiale con il MoVimento 5 Stelle.

Gli unici punti di contatto erano il blog di Grillo e il fatto che i siti siano di proprietà della Casaleggio. La stessa società che fino a qualche giorno fa gestiva il blog e si occupava della raccolta pubblicitaria del sito di Grillo.

La Fucina delle bufale 

Prendiamo ad esempio La Fucina, il sito di clickbaiting della galassia Casaleggio. Fino a poco tempo fa veniva rebloggato da Grillo sulla sua pagina Facebook: sul sito venivano spesso ospitati interventi del dottor Giuseppe Di Bella. Di Bella è figlio del medico inventore del Metodo Di Bella che ogni tanto ci spiega che “la chemioterapia non funziona” e che qualche anno fa metteva in dubbio la reale efficacia dei vaccini:

Le miriade di vaccinazioni sono sicuramente e veramente del tutto estranee al continuo, grave incremento di allergie, malattie autoimmuni, deficit immunitari, danni neurologici, linfomi, leucemie linfatiche? Il buon senso e la logica valgono per ogni vaccino. Non sono giustificati scientificamente ed moralmente vaccini come quello influenzale e del papilloma che hanno una dubbia efficacia e possibili, ma censurate controindicazioni nascoste al pubblico.

Vale la pena ricordare che Di Bella è uno dei medici “di riferimento” di Grillo e che il MDB e altre cure per il cancro che non fanno guadagnare Big Pharma sono spesso state al centro dei suoi spettacoli teatrali.
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Il sito è ancora online e ora si occupa prevalentemente di alimentazione e diete. Ad essere scomparsi sono la pagina Facebook e l’account Twitter che risultano entrambi disattivati.
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Il canale YouTube che si raggiunge dalla home page de La Fucina invece è “Prevenzione a Tavola” che è però collegato ad un altro sito (prevenzioneatavola.it) ed ospita numerosi interventi del Prof. Franco Berrino. Nel 2016 la Fucina diede vita, assieme a Berrino, al corso di cucina online dal titolo “Prevenzione a Tavola” dal costo di 95 euro. Ora sulla Fucina non troviamo più i video di Di Bella ma interessantissimi tutorial su come sbucciare una melagrana in meno di un minuto o come pulire i cardi. Oppure ci sono interessanti disamine sulle proprietà dei grani antichi e delle arance.

TzeTze è diventato un sito di cucina

Anche TzeTze è rimasto vittima del cambiamento del MoVimento e della strategia di comunicazione a 5 Stelle. Il sito e la pagina Facebook (esiste ancora) sono passati dal condividere contenuti legati al MoVimento 5 Stelle, come gli interventi televisivi dei parlamentari a 5 Stelle a parlare di ricette di cucina.

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I contenuti di TzeTze qualche tempo fa

La cosa curiosa è che mentre il sito di TzeTze continua ad essere un aggregatore di notizie dove troviamo argomenti d’attualità e di cultura la pagina Facebook sembra aver perso completamente la sua vocazione a fare politica o anche solo a rilanciare notizie eclatanti e incredibili.

La maggior parte dei post su Facebook riguarda alimenti “sani e buoni” oppure spiegazioni su come “disintossicarsi” con frullati e tisane. Inoltre la pagina non linka quasi mai contenuti presenti sul sito come se sito e pagina Facebook avessero preso strade separate. Alcuni contenuti della pagina sono condivisioni dalla pagina Facebook di “Prevenzione a Tavola” che evidentemente è diventato il prodotto sul quale si è deciso di puntare.

Cosa è successo?

La Casaleggio ha quindi deciso di mandare definitivamente in pensione i suoi “trombettieri del sistema” che agli albori del M5S erano stati molto utili anche nella creazione del consenso politico del partito e nella “diffusione di fake news” e notizie “bomba” a carattere pseudoscientifico, come aveva scritto all’epoca Buzzfeed. E di cambiare quindi radicalmente la linea editoriale dei due siti.
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Puntando su tutt’altro e lasciando perdere i contenuti potenzialmente in grado di nuocere al MoVimento 5 Stelle a causa della gestione comune. Coincidenze? A Voyager direbbero proprio di no.
Foto copertina via Facebook Credits TzeTze Research Labs Inc

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