«Roma è ridotta una vergogna e la sindaca è eterodiretta da Milano»

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-12-13

Carlo Sgandurra è stato nominato presidente dell’Agenzia per il Controllo dei Servizi dai grillini ed è un attivista del M5S. Eppure anche lui si è accorto che in città qualcosa non va e che gli assessori non stanno ottenendo risultati: «La città è ridotta una vergogna. Io non sono condizionabile. Il Comune dà direttive sbagliate e non sa usare la macchina»

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Ieri abbiamo parlato del rapporto dell’Agenzia per il controllo della qualità dei servizi pubblici del Comune di Roma che massacravano i risultati (?) dell’amministrazione grillina, facendo anche notare che il presidente è Carlo Sgandurra, nominato dall’Assemblea Capitolina nel settembre scorso e attivista grillino a Tagliacozzo. Sgandurra in un’intervista rilasciata oggi al Messaggero dice che la Giunta “non sa gestire i servizi” e accusa la Raggi di essere “eterodiretta da Milano“.

La Giunta non sa gestire i servizi

Il rapporto certificava la bocciatura nella gestione dei trasporti (responsabilità dell’assessorato di Linda Meleo) e dei rifiuti (di competenza di Pinuccia Montanari). Nella sua relazione il Presidente dell’Agenzia Sgandurra lo ha detto chiaramente: «i dati degli ultimi diciotto mesi documentano purtroppo una tendenza negativa. Non mancano buoni esempi di gestione (della cultura e dell’estate romana), ma esistono e resistono delle macro aree del disservizio che riguardano soprattutto il settore dell’igiene urbana e dei trasporti».


A ricevere i voti peggiori è il servizio di trasporto pubblico. Nel settore della mobilità – ha spiegato Sgandurra – i romani hanno perso 2,6 milioni di chilometri/vetture percorsi dagli autobus che sono stati compensati solo in parte da 1,5 milioni di chilometri/vetture in più percorsi dalle nuove metropolitane.
relazione stato servizi pubblici roma agenzia 2017 - 3
Nell’intervista Sgandurra è ancora più esplicito:

«Non si risolve il problema della mobilità di Roma chiamandola “città in movimento” oppure la burocrazia complicata del Campidoglio con la dicitura “città semplice”».
L’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari ha detto che quelli dell’Agenzia sono «dati irrilevanti».
«La Montanari, prima di parlare, dovrebbe rispondere alla serie di richieste che le sono state fatte dall’Agenzia, a cui non ha risposto. Ha detto che il piano industriale di Ama stava sul sito, invece se lo tengono stretto. Il gioco delle tre scimmiette con me non funziona».
Vuole andare allo scontro.
«No. O lavorano o la smettono di fare gli struzzi e i giocolieri. D’ora in poi ogni capello sarà messo in evidenza».
Guardi che se continua a dire queste cose la sindaca la caccia.
«La sindaca? Non può mandarmi via: io dipendo dal consiglio comunale. L’Agenzia risponde all’assemblea».

L’attacco a Meleo, Montanari e Raggi

Il grillino Sgandurra ha certificato che nei primi diciotto mesi la Giunta Raggi non ha in alcun modo migliorato i servizi dei romani, e questo nonostante l’incredibile numero di lacchè che, con audacia e sprezzo del ridicolo, si presenta ogni giorno a propagandare l’asfaltatura di una strada o il raccolto di quattro foglie per far vedere che l’amministrazione lavora. «Qui sicontinua a usare la tecnica dell’emergenza per risolvere i problemi. Vogliamo parlare della pulizia dei tombini affidata a una ditta esterna invece che ad Ama? Sa cosa significa? Che un’amministrazione o è in grado di gestire o non lo è».

relazione stato servizi pubblici roma agenzia 2017 - 2
Fonte

Sgandurra, ex dirigente ANAS che lavorò con Alemanno portando molti appalti in procura, è molto esplicito e nell’intervista firmata da Simone Canettieri arriva persino a insinuare che la sindaca sia eterodiretta da Milano:

«I consiglieri rispondono ai romani che li hanno votati ma non hanno responsabilità politica, quella ce l’hanno gli assessori che però rispondono alla sindaca».
Certo, e quindi?
«La sindaca non ascolta i consiglieri, ma è eterodiretta. Da Milano. Oppure da Livorno o da Genova. Sembra quando gli imperatori provenivano dalle province».
Adesso è diventato grillino.
«Sì, ma non faccio sconti a nessuno. Sono un iscritto certificato al M5S, presentai anche la lista nel comune di Tagliacozzo. Purtroppo non c’è più lo spirito iniziale. Ma non voglio buttarla in politica. Sono un tecnico».
E ora boccia la giunta M5S.
«La città è ridotta una vergogna. Io non sono condizionabile. Il Comune dà direttive sbagliate e non sa usare la macchina. Con la voglia di cambiar tutto hanno spazzato tutto con il preconcetto che non potevano fidarsi di nessuno. La sindaca ascolta troppe chimere».

Insomma, dopo l’exploit dell’assessore al commercio Meloni di qualche tempo fa, anche Sgandurra è stato davvero sincero. Come uno che sta per essere cacciato.

Leggi sull’argomento: Così l’agenzia del Comune di Roma certifica che la città è peggiorata con la Giunta Raggi

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