Il video dei carabinieri che sfottono un ubriaco

Categorie: Attualità, Fatti

Un video diventato virale mostra un ragazzo apparentemente ubriaco oggetto degli sfottò di tre carabinieri che ora rischiano di essere colpiti da provvedimenti disciplinari per aver girato e messo online il filmato

La pagina Facebook Welcome to Favelas ha pubblicato qualche giorno fa il video di un uomo apparentemente ubriaco ridicolizzato all’interno di una Caserma dei Carabinieri. La didascalia del video – girato da uno dei  militari dell’Arma – dice che il video è stato girato nella stazione dei Carabinieri di San Vito a Cagliari. Welcome to Favelas chiosa ironicamente con un ”Rischiano la vita per 1000 euro al mese”.



L’uomo deriso dai Carabinieri

Protagonista di quello che alcuni utenti hanno definito un vero e proprio atto di bullismo è un uomo che secondo quanto scrive Sardinia Post ha circa 35 anni, è apparentemente ubriaco e ha qualche problema di deambulazione. Secondo alcuni l’uomo sarebbe un disabile ma al momento di questa informazione non ci sarebbe conferma. I militari, almeno tre a quanto pare, lo invitano ad accennare alcuni passi di danza approfittando della situazione e dello stato di confusione dell’uomo. Il protagonista del video ad un certo punto perde l’equilibrio ma per fortuna riesce ad atterrare su una sedia.

Non è chiaro come il video sia finito in rete ma i tre carabinieri (l’autore del filmato e due “spettatori” uno dei quali è inquadrato mentre filma a sua volta la scena) potrebbero essere raggiunti da provvedimenti disciplinari. I vertici dell’Arma infatti sarebbero venuti in possesso del video – che ha avuto migliaia di condivisioni su Facebook – e avrebbero aperto un’indagine interna per risalire all’identità dei colpevoli ed accertare eventuali violazioni. Al di là del comportamento tenuto nei confronti di quel ragazzo è vietato diffondere riprese effettuate all’interno di una caserma dei Carabinieri. Su Welcome to Favelas molti utenti hanno paragonato il gesto dei tre militari a quello dei dipendenti della LIDL nei confronti della donna di origine Rom.