Bossi condannato per vilipendio

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Il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, è stato condannato oggi dal tribunale di Bergamo a un anno e sei mesi per vilipendio al capo dello Stato con l’aggravante della discriminazione razziale. L’inchiesta che ha portato alla condanna del ‘senatur’ è nata dopo che un centinaio di cittadini lo avevano querelato per le offese rivolte a Giorgio Napolitano in occasione della festa della Lega ad Albino (Bergamo), nel dicembre del 2011. In quella occasione Bossi aveva attaccato anche l’allora premier, Mario Monti.

La foto di Bossi che fa le corna a Luca Zaia alla manifestazione di Salvini

Bossi all’epoca aveva fatto il gesto delle corna e detto: “Napolitano, Napolitano, nomen omen, terun”. Il gesto delle corna e l’insulto: “Napolitano, Napolitano, nomen omen, terun”. «Abbiamo subito anche il presidente della Repubblica – ha detto – che è venuto a riempirci di tricolori, sapendo che non piacciono alla gente del nord». Secondo Bossi, che ha fatto riferimento alle guerre per l’unità nazionale «tutti i giovani morti stavolta sparerebbero dall’altra parte».